Ne abbiamo sentite di tutti i colori, negli ultimi mesi, in merito alla permanenza nel calendario del Mondiale di Formula 1 del Gran Premio di Monza, ormai in scadenza di contratto al termine della stagione 2016. A spaventare sono state soprattutto le continue “minacce” arrivate da Bernie Ecclestone, il quale ha continuamente definito “altamente improbabile” un rinnovo contrattuale dello storico evento Italiano, a meno che non si fosse provveduto ad adeguare circuito e dettagli (e soprattutto prezzo) ai canoni odierni imposti dallo stesso “patron”.

Dopo tutte le vicissitudini, però, pare che una soluzione si sia finalmente trovata per “sbrogliare” la matassa. A dare per primo la ventata di ottimismo è stato Ivan Capelli, ex-pilota di Formula 1 ed attuale presidente dell’ACI Milano, nonchè noto commentatore per la tv nazionale: “Il governo ha approvato un emendamento alla legge di stabilità che autorizza l’Automobile Club Italia a finanziare il Gran Premio" ha dichiarato Capelli al magazine Autosport. E ancora: “Al momento stiamo valutando ogni possibile dettaglio o soluzione, ma ci piacerebbe rinnovare la presenza di Monza in calendario fino al 2022, per portare il circuito a festeggiare il centenario nella massima categoria automobilistica”.

Parole importanti, dunque, quelle del presidente ACI (che ha dato seguito ai propositi espressi proprio al nostro sito negli scorsi mesi) che accendono finalmente quella luce in fondo al tunnel che tutti gli appassionati aspettavano con ansia di poter scorgere. Come rinunciare, infatti, all’evento simbolo del calendario, unico circuito della storia ad essere stato sempre presente in tutte le stagioni agonistiche sin “dall’alba dei tempi” delle quattro ruote?

Teatro di epiche battaglie, eventi incredibili e purtroppo anche weekend tragici, senza dimenticare (per stare a tempi piu “moderni") episodi come le lacrime amare di Hakkinen nel ‘99 nei prati della vecchia prima chicane, quando per un errore rischiò di regalare il mondiale a Irvine, e quelle di Michael Schumacher l'anno seguente, subito dopo aver eguagliato il numero di successi di Ayrton Senna. Un circuito quindi, quello brianzolo, che in un modo o nell’altro, nel bene o nel male, ha sempre segnato in modo indelebile la storia dell’automobilismo.

Come si fa quindi a mettere da parte un “tempio” del genere? La soluzione fortunatamente, come detto, sembra essere stata trovata. Ma anche se dovesse servire un miracolo, l’evento “deve” rimanere in calendario. Incrociamo le dita…..

Daniel Limardi