Ulteriore preziosa esperienza, dunque, per Max a bordo della RB12, il quale ha concluso a soli 47 millesimi dalla prestazione realizzata ieri da Vettel e a due decimi dal proprio tempo che gli è valso sabato la seconda fila nelle qualifiche. Il pilota olandese ha anche testato, al pari di quanto fatto ieri da Verstappen, la nuova Power Unit Renault in versione evoluta: spetterà adesso alle valutazioni degli ingegneri la scelta sul fatto di impiegarla o meno già in occasione del prossimo weekend di Montecarlo.

Alle spalle di Verstappen si è piazzato il reserve driver della McLaren, ovvero quello Stoffel Vandoorne già visto in azione durante il fine settimana in Bahrain: il team di Woking si è principalmente concentrato su prove aerodinamiche, dapprima montando vistose griglie ai lati della vettura e successivamente "camuffando" la livrea con la vernice fluo proprio per valutare l'andamento dei flussi aerodinamici. Piccolo "giallo" in casa Mercedes: mentre tutti si attendevano in pista al volante della W07 Esteban Ocon (già in azione ieri sulla Renault) a sorpresa è spuntato invece Pascal Wehrlein, pilota titolare in Manor e anch'egli, naturalmente, uomo della Stella a tre punte. La giustificazione adottata dalla scuderia anglo-tedesca è stata quella di voler utilizzare un pilota più "esperto" per poter ricevere determinati feedback sulle novità presentate oggi dalla vettura, anche se una simile scelta potrebbe celare anche la volontà della scuderia campione del mondo di non celare alcun particolare alla concorrenza, quindi nemmeno agli uomini Renault intenti a loro volta a far esordire la nuova power unit.

Scorrendo la classifica dei tempi odierna, alle spalle della Haas di Gutierrez (che ha ottenuto la propria migliore prestazione nel finale montando gomme Ultrasoft) si è piazzato Antonio Fuoco sulla Ferrari. Il giovane cosentino ha completato 118 giri realizzando negli istanti finali il proprio miglior tempo della giornata in 1:24.720 con gomma Soft: il programma di lavoro si è concentrato prevalentemente su prove di mappature elettroniche, assetto e verifiche dell'ala posteriore. Soddisfatto alla fine della giornata il 19enne della Ferrari Driver Academy: “Oggi abbiamo fatto un buon lavoro, tanti giri, molti chilometri, è stata una giornata molto positiva. La cosa più complicata di una F1 rispetto alla GP3 che guido in campionato è gestire le varie procedure, poi c’è il maggior carico che la rende più impegnativa, serve un po’ di allenamento. Oggi abbiamo lavorato sull’assetto, riprendendo un po’ il programma svolto da Sebastian per fare un comparativo. Abbiamo provato alcune novità, ma nulla di rilevante. Rispetto al test dell’anno scorso con la monoposto 2015 è difficile fare un paragone: quando girai in Austria le condizioni erano completamente differenti. Però la macchina di quest’anno mi sembra migliorata, funziona molto bene, abbiamo girato tanto e in generale fatto un buon lavoro con la squadra. Per questo ringrazio davvero la Scuderia e la Ferrari Driver Academy.”

Tanti giri anche per Daniil Kvyat, il quale ha potuto finalizzare la conoscenza con la propria Toro Rosso, prima di rimanere appiedato per un guaio tecnico verso fine sessione. L'altra bandiera rossa della giornata è stata causata poco prima del break dalla Manor di Jordan King, in seguito ad un'escursione in curva 7 che ha portato parecchia ghiaia in pista. La Force India ha fatto ancora girare il messicano Alfonso Celis jr, mentre la Williams ha proseguito le prove con l'ala posteriore in versione "double decker" già viste nella giornata di ieri. Dopo questa lunga trasferta in terra catalana, la Formula 1 si trasferisce nel vicino Principato di Monaco, dove da giovedì prossimo avrà inizio il weekend più glamour dell'anno.

Marco Privitera

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