La Mercedes oggi a Barcellona è stata l’assoluta protagonista, sia per il famigerato sistema DAS al volante, sia per la costanza di giri fatti in pista da entrambi i piloti. I campioni del mondo in carica hanno effettuato ben due simulazioni complete di gara, in mattinata con Lewis Hamilton nel pomeriggio con Valtteri Bottas.

Entrambi i piloti hanno solamente usato la gomma C2, andando ad infrangere quello che prevede il regolamento in gara ovvero l’alternanza di mescole. In mattinata Hamilton ha iniziato con un primo stint su tempi tra 1:21 alto e 1:22. Come potete notare dal grafico in basso in suo degrado gomma è stato contenuto con un gap medio fra i giri di circa mezzo secondo. L’innalzamento più significativo delle prestazioni lo vediamo intorno ai giri 8 e 9 dello stint. Passo medio del run su 1:22.1.

Il secondo run inizia con un ottimo time attack (1:20.7) e continua su 1:20 basso e 1:21. Questo per tutto lo stint fino al giro 15, quando perde tanto in un crollo verticale delle prestazioni. A cosa è dovuto questo crollo? Impossibile da dire poiché non sappiamo se la gomma bianca sia crollata verticalmente o l’anglo-caraibico ha alzato volutamente il piede sul finire del run. Possiamo solamente sottolineare come il gap medio fra i giri sia praticamente identico a quello del primo stint del numero 44. Passo medio run 1:21.1.

Terzo ed ultimo run più lungo e aggiungerei più significativo con un passo medio di 1:20:2 e un degrado praticamente inesistente, a dimostrazione che con macchina scarica la gomma si consuma molto di meno e la Mercedes la gestisce in maniera ottimale. Passo medio run 1:20.1.

Nel pomeriggio è toccato al finladese Bottas provare a simulare i 66 giri del Montmelò. Da un’analisi globale possiamo dire che è stato più lento in tutti e tre gli stint dai tre ai quattro decimi di media.

Nel primo stint è andato più lento di Hamilton, ma ha gestito molto meglio la gomma, avendo un degrado pressoché nullo su uno stint di 20 giri puliti. Dalle annotazioni della velocità di punta di alcuni giri si nota che la mappatura usata in quella fase da Bottas è sempre uguale, con una vettura che non ha dato la sensazione di essere spremuta al massimo, soprattutto nel lungo rettilineo principale, dove si notava spesso del clipping molto strano da parte di Mercedes. Quasi sicuramente non stavano tirando al massimo e stavano provando una fase di fuel saving. Passo medio run 1:22.1.

Nel secondo stint il trend non cambia, con Bottas che ha un degrado gomma di solo due decimi al giro di media, mostrando sempre una prestazione cos tantissima. Passo medio run 1:21.2.

L’ultimo stint è stato “drogato” dall’uso del DRS nei due rettilinei in alcuni giri, il quale però ha permesso al finlandese di migliorare la sua prestazione di inizio run. Va sottolineato che nel giro di rientro Bottas stava migliorando il molti microsettori, ma poi ha deciso di abortire il suo crono. Passo medio run 1:20.2.

Insomma, impressiona sicuramente la grande costanza della vettura tedesca, la quale gestisce nel miglior modo possibile la gomma. Difficile, se non impossibile sbilanciarsi sui crono, anche se va sottolineato come le prestazioni di oggi siano più veloci rispetto alla gara del 2019. Possiamo solamente dire che la Mercedes macina chilometri a raffica, invece la diretta concorrenza continua con un lavoro simile a quello di ieri, ovvero run medio corti con le gomme C2 o C3. La Ferrari nel pomeriggio ha montato la gomma C4, facendo due short run. Unico neo in una giornata straordinaria sotto tanti punti di vista per il team di Stoccarda il problema elettrico che ha costretto Valtteri Bottas a saltare l’ultima ora del pomeriggio. Anche in casa Ferrari sul finire della mattina ci sono stati dei problemi al cambio.

Leggi anche: F1 | Montmelò, Test Day 2: analisi long run dei top team

Francesco Magaddino