È stato Charles Leclerc a inaugurare la stagione agonistica della Ferrari in Formula 1. Il monegasco è stato chiamato a portare a battesimo la SF1000 sul circuito del Montmelò. Un compito certamente non facile ma che, data la sua esperienza, ha portato a termine con successo. Leclerc ha inanellato 132 giri senza incappare nel minimo errore; in Ferrari hanno deciso di provare in configurazione gara, con carichi di benzina più elevati. Non si è cercata la prestazione pura, ma il feedback che il pilota ha ricevuto dalla monoposto è stato, a suo avviso, incoraggiante. La strada è ancora lunga da fare, ma il lavoro di sgrossatura è iniziato per il verso giusto.

Completamente antitetico l’approccio della Ferrari quest’anno: non ha cercato immediatamente la prestazione pura e il tempo come la passata stagione, bensì si è deciso di girare con serbatoi pieni e, a fine giornata, ci si è dovuti accontentare dell’undicesimo crono. Difficile quindi fare un paragone, ma le sensazioni sono buone:

“Abbiamo cambiato approccio rispetto ai test della passata stagione: quest’anno abbiamo deciso di conoscere a fondo la nostra vettura prima di cercare la performance. Difficile dire dove siamo, ma la SF1000 è un’evoluzione della macchina del 2019.”

Il feeling però è stato subito positivo: soprattuto sembra migliorato il tallone d’Achille della SF90, vale a dire la velocità di percorrenza in curva:

“Questa macchina mi è sembrata subito molto più veloce in curva, ma lo sapremo con certezza solamente nei primi Gran Premi. Però la base c’è: sin dai primi giri sono rimasto sorpreso nel trovare il giusto ritmo. Poi i dati scaturiti dalle simulazioni indicano che abbiamo a disposizione più carico aerodinamico.”

Sbilanciandosi un po’ il monegasco ha lasciato trapelare un cauto ottimismo:

“Di sicuro riusciamo ad adattare al meglio la nostra vettura: la SF1000 risponde bene ai cambi di set-up. Poi in squadra sanno il tipo di regolazioni che preferisco, quindi partiamo sicuramente da una base migliore. Oggi sono stato chiamato alle sei di mattina per sostituire Vettel e i meccanici hanno fatto un lavoro straordinario per effettuare le modifiche. Ciò significa anche che è facile cambiare i settaggi e, in prospettiva campionato, sarà più facile trovare il giusto assetto di gara in gara, cosa che l’anno scorso ci ha penalizzato.”

Poi abbiamo visto un Charles Leclerc in versione Vettel, con carta e penna a scrivere appunti:

“Ho segnato le performance e le sensazioni che ho provarci sulla vettura. È molto utile fissare le regolazioni usate e il feeling provato in pista per poi confrontarli con i ragazzi. Alla fine queste prove servono più agli ingeneri che a me, per tutta la mole di dati raccolti.”

Domanda a cui non si può sfuggire, vale a dire gli obiettivi per questa stagione:

“L’unico obiettivo è, a fine stagione, guardarsi indietro senza avere nessun rimpianto. Per il titolo è ancora decisamente troppo presto per parlarne.”

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Dal nostro inviato – Michele Montesano