Il momento tanto atteso è finalmente arrivato: Mercedes ha presentato la W12, l’arma con cui andrà a combattere nel Mondiale 2021 di F1. Il team della Stella riuscirà ad essere ancora il primo della classe? La risposta, tutto sommato, è facile, considerando il quasi congelamento regolamentare rispetto alla passata stagione. Tuttavia in Mercedes hanno continuato ad evolvere la monoposto portando interessanti soluzioni, sparse lungo tutta la sua superficie. Pare che, nonostante le restrizioni, a Brackley abbiano già recuperato il 10% del carico perso!

Muso a ogiva e ali in stile Red Bull

Già nella vista frontale si nota che la Mercedes W12 si discosta dalla W11. Confermato il musetto stretto con forma ogivale (freccia verde) e l’immancabile Cape, per convogliare aria nel sotto vettura (freccia rossa). Cosa che stupisce è l’identica conformazione degli upper flap rispetto all’anno scorso, segno che non si è dovuto scaricare l’alettone anteriore per bilanciare la perdita di carico al posteriore. Infatti la parte terminale dell’ala presenta una leggera svergolatura per favorire l'outwash. Ma sono gli endplate (freccia rossa) a destare maggior curiosità: questi riprendono il concetto introdotto da Red Bull con il soffiaggio che, pescando aria dal fondo del marciapiede (freccia azzurra), spinge il flusso (freccia verde) oltre gli pneumatici anteriori per migliorare l’efficienza aerodinamica. Confermato lo schema push rod all’anteriore (freccia verde) con il doppio bracket, tuttavia è da capire se i cinematismi interni sono cambiati, considerando l’abolizione del DAS. Curiose la conformazione dei brake duct, più estesi nella parte inferiore (cerchio rosso), per fini puramente aerodinamici.

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Pance strette e revisione dei flussi

Dai turning vanes parte un piccolo flap che indirizza i flussi verso i bargeboard. Questi sono stati rivisti soprattutto nei soffiaggi superiori (freccia rossa). Confermato il doppio boomerang (freccia arancione) che si collega con i deflettori verticali. Quest’ultimi presentano una conformazione nuova: il primo elemento, provvisto di soffiatura (freccia azzurra), si collega all’elemento orizzontale con i quattro slot (freccia verde). Mentre il più grande è collegato, tramite un solo lembo (cerchio giallo), al fondo piatto per creare un generoso soffiaggio. Proprio il deflettore a ponte, collegato anche al cono anti intrusione (freccia verde), fa intuire quanto siano ridotte le pance laterali (linea arancione) che presentano un imboccatura piccola (freccia rossa). Rivisti anche gli steli degli specchietti retrovisori, ora seghettati per pulire il flusso superiore. Resta identica l’airscope, ovale con tre canalizzazioni (freccia gialla), che alimenta la Power Unit tedesca (freccia gialla).

Pance snelle con effetto Coanda

La maggior parte del lavoro si è concentrato nella parte centrale e posteriore della Mercedes W12. Dopo i radiatori le fiancate degradano in maniera quasi repentina e verticale, per poi stringersi verso il corpo vettura (linee gialle). A dimostrazione di questa impressionante rastremazione si può notare la gobba, a centro cofano motore (freccia verde), per ospitare l’intercooler. La lavorazione della zona coca cola mette in evidenza la creazione di un “condotto” (linea azzurra) fra carrozzeria e fondo per creare l’effetto Coanda, ovvero velocizzare i flussi diretti verso lo scivolo del diffusore. Il tutto per cercare di recuperare il carico perso dal taglio del fondo piatto davanti gli pneumatici posteriori. Proprio quest’ultimo, quasi sicuramente, subirà un’evoluzione già nell’arco dei test in Bahrain. La W12 presenta una vistosa pinna sul cofano motore che sorregge l’elaborata Deck-Wing (freccia rossa) già vista nella seconda metà del 2020.

Gettoni spesi per cambio e sospensione posteriore?

James Allison non ha detto come sono stati utilizzati i due token. Ma vedendo il retrotreno della Mercedes W12 si nota il lavora fatto sulla sospensione posteriore. Infatti il sistema sospensivo, sempre Pull Rod, presenta il tirante che si infulcra nel telaio passando nel triangolo inferiore (freccia verde). Quindi un passo indietro rispetto al sistema utilizzato rispetto alla passata stagione. Il tutto però è studiato per migliorare l’efficienza aerodinamica, infatti va’ nella stessa direzione la scatola del cambio ancora più stretta, per massimizzare l’efficienza del diffusore (linea azzurra). Inoltre il cofano motore non scende come sulla W11, bensì termina sulla parte superiore delle sospensioni (freccia rossa) in modo da non interferire con l’estrattore. L’alettone posteriore, sorretto dal doppio pilone a collo di cigno, non presenta novità. Confermati i cerchi ruota dotati di rigonfiamenti (freccia gialla), utili soprattutto per scopo aerodinamico.

La Mercedes ha già “ucciso” il Mondiale 2021 di F1? Sicuramente sarà ancora una volta il benchmark per tutte le altre monoposto della griglia, tutti i team sono avvisati!

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Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano