Quella di Abu Dhabi sarà l'ultima gara in Formula 1 per Antonio Giovinazzi, che è pronto ad approdare nel mondo futuristico della Formula E. Riviviamo insieme la sua carriera nella classe regina delle monoposto.

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La "prima" in Formula 1

 Il 2 febbraio del 2017 debutta a Fiorano con la Sf15-t, dopo la sua promozione a terzo pilota Ferrari, ma la svolta arriva ai test invernali, dove si ritrova a bordo della Sauber C36, sostituendo l’infortunato Pascal Wehrlein. Successivamente, il sedile della scuderia svizzera torna temporaneamente a Pascal, che però è costretto a cederlo nuovamente all’italiano nel primo weekend di gara a Melbourne.

Il pilota tedesco, infatti, si rende conto, dopo le prime due sessioni di libere in Australia, di non essere in grado di poter disputare un intero Gran Premio. Così facendo, da l’opportunità a Giovinazzi di poter correre il suo primo Grand Prix in Formula 1. Torna dunque un pilota italiano nel Circus, cosa che non accadeva dal Brasile 2011.

Il giovane pugliese si presenta bene con un quindicesimo tempo in qualifica e un dodicesimo in gara. Visti i lunghi periodi di recupero di Wehrlein, Antonio viene confermato anche per il GP di Cina, dove però non brilla, andando a muro in qualifica e gara all'uscita dell'ultima curva. Dall’appuntamento successivo, in Bahrain, il pilota tedesco torna al suo posto da titolare, e Giovinazzi resta "in panchina" per il resto della stagione.

Il triennio con Alfa (2019-2021)

Antonio torna a bordo di una Formula 1 nella stagione 2019 sempre con la squadra svizzera, brandizzata Alfa Romeo. Compagno del campione del mondo Kimi Raikkonen, Giovinazzi termina la prima stagione con ben 14 punti in classifica. Caratterizzata da 2 ritiri, a Spa e a Silverstone, ma soprattutto dalla conquista del suo primo punto in Formula 1 nell’appuntamento di Austria.

Brilla a Monza, dove arriva a punti andando così a risultare come il primo italiano dopo il 2006 a raggiungere tale risultato, e, nel Gp di Singapore, ad essere il primo pilota tricolore a comandare una gara dal 2009. Bravissimo anche a conquistare la quinta posizione nel Gran Premio del Brasile, miglior prestazione personale in gara.

Dalla stagione 2020 ne esce solo con 4 punti, a pari con il compagno Kimi, la sua prima Q3 conquistata nelle qualifiche della Turchia e il pregio di essere uno dei migliori piloti in partenza. La stagione 2021 (quella in corso), lo vede invece al centro delle attenzioni del Circus per il malcontento creatosi all’interno della scuderia.

Molte volte viene sacrificato per strategie impossibili o addirittura, in alcuni casi, sembra essere la stessa squadra a voler rovinare le gare dell’italiano. Il finale di stagione è caratterizzato dalla notizia della perdita del sedile Alfa per la prossima stagione e, al suo posto, dalla firma del cinese Guanyu Zhou.

Una nuova era

Il 17 novembre 2021, giorno seguente dell’ufficializzazione di Zhou con Alfa Romeo, Giovinazzi pubblica sui propri social la notizia della sua firma con Dragon/Penske Autosport, scuderia di Formula E, per la stagione 2021-2022. Vedremo come se la caverà dunque il pilota pugliese nella classe più “elettrificante” delle monoposto.

Fabrizio Giuseppe Pignatelli