Domenica insolita per Lewis Hamilton, che ha scelto di dedicarsi all'impegno socio-politico scendendo in piazza tra i manifestanti del movimento 'Black Lives Matter'. Il sei-volte campione del mondo di Formula 1, con occhiali da sole e volto coperto per evitare di farsi riconoscere, ha pubblicato alcune foto su Instagram che lo immortalano mentre è intento a partecipare al corteo organizzato tra le strade di Londra.

Cappello in testa, occhiali da sole e bandana a coprire il volto. In più, una maglietta nera con la scritta 'Black is A Vibe' (il nero è una sensazione). In queste condizioni, riconoscere Lewis Hamilton tra i manifestanti del 'Black Lives Matter' che oggi hanno sfilato nelle strade della capitale britannica risultava un'impresa piuttosto ardua. Il pilota della Mercedes ha pubblicato alcune stories su Instagram, una delle quali lo ritraeva intento a reggere un cartello del 'Black Lives Matter', il movimento di protesta nato in seguito all'uccisione di George Floyd a Minneapolis.

'FIERO DELLE MIE ORIGINI'

Sempre sul proprio profilo, l'iridato ha commentato la propria presenza. “Sono andato ad Hyde Park oggi per la protesta pacifica e sono molto orgoglioso di aver visto molte persone di ogni razza a supporto di questo movimento. Sono fiero della mia adesione e della mia eredità di uomo di colore. E' stato bello vedere tante persone accomunate dalla medesima passione, tra i quali molti bianchi presenti a sostegno dell'uguaglianza. Sono fiducioso che il cambiamento ci sarà presto, ma non possiamo fermarci adesso. Andiamo avanti".

Come noto, il pilota della Mercedes aveva più volte esternato il proprio pensiero sul tema nel corso delle precedenti settimane. Questo anche evidenziando come (soprattutto nella fase iniziale della propria carriera) avesse subito attacchi a causa del colore della propria pelle. Sempre su Instagram, Hamilton si era schierato dalla parte dei manifestanti di Bristol che avevano abbattuto la statua di Edward Colton, invitando a fare altrettanto con tutti i monumenti ricollegabili a personaggi o ad episodi di stampo razzista. Una protesta che, purtroppo, in seguito è degenerata anche in svariati episodi di vandalismo, anche nel nostro Paese.

Marco Privitera