Gli ultimi giorni dell'anno costituiscono, da sempre, il momento più indicato per tracciare un bilancio della stagione trascorsa: quale migliore metodo di giudizio se non le pagelle, incominciando dalla prima della classe di questa F1 del 2020, ovvero la Mercedes?

Team: voto 9

Settima doppietta mondiale consecutiva e 573 punti nel Costruttori. Ogni volta che parliamo di un'annata stratosferica della Mercedes, dovremmo chiederci quanto abbia contribuito negli anni giocare su un territorio (il turbo-ibrido) praticamente "di casa". Di sicuro a Brackley non hanno mai vivacchiato su questo gap di conoscenze. Nemmeno nel 2020, dove gli avversari hanno definito la W11 una monoposto perfetta.

Finanziariamente con le spalle larghe nei confronti di un anno dagli effetti (economici) catastrofici, la Mercedes va sempre sul punto con la massima efficienza possibile. Il dieci in pagella non arriva per quel "pasticcetto" del GP di Sakhir, che pone qualche interrogativo sulla consistenza del "pacchetto Mercedes" se mai dovesse essere sottoposto ad una seria pressione.

Lewis Hamilton: voto 10

Sette volte campione del mondo, record sbriciolati ed un drive verso gli obiettivi importanti che non ha eguali. Lewis chiude la pratica del Piloti con un discreto anticipo, accumulando abbastanza punti per stare davanti (da solo) alla Red Bull nel Costruttori. L'ultimo rifierimento statistico fornisce un'idea su quanto il meccanismo Hamilton - Mercedes funzioni all'unisono, tanto che la questione "dove sarebbe Lewis senza la Mercedes" diventa inscindibile da "dove sarebbe la Mercedes senza Lewis".

Valtteri Bottas: voto 6

Sufficienza piena, perché porta a casa quello che ci si aspettava. Secondo nel Piloti a 124 lunghezze da Hamilton e con 9 punti in più di Verstappen: i numeri dicono quasi tutto. Quello che i numeri non dicono sono gli episodi in cui gli eventi non hanno favorito Valtteri (a Silverstone potremmo parlare anche di "sfiga") e i giorni in cui è stato "demolito" dagli eventi (tipo all'Istanbul Park). Dovremmo ricordarci più spesso che Valtteri non è Lewis, così come la differenza di ruolo tra i due in seno alla Mercedes.

George Russell: S/V

Gli eventi regalano al britannico un vero e proprio "giro di giostra" sulla monoposto più competitiva del lotto. George non si fa scappare l'occasione per dimostrare di che pasta è fatto, tuttavia incappa nella giornata "semel in anno licet insanire" del box Mercedes e si deve accontentare di tre punti. Peccato per lui, ma la natura da "una botta e via" del GP di Sakhir non fornisce abbastanza materiale su cui esprimere un giudizio.

Luca Colombo