Il probabile ulteriore allungamento dello shutdown che la FIA imporrà ai team di Formula 1 rischia seriamente di mettere in difficoltà la Ferrari. Pur in assenza di competizioni, La scuderia di Maranello ha continuato a mantenere inalterati i processi lavorativi, rinunciando a mettere in cassa integrazione i propri dipendenti.

SHUTDOWN PROLUNGATO PER SALVARE I TEAM MINORI

I vari Stati, nei diversi provvedimenti governativi, si preparano alla prima lenta ripresa delle attività, con l'Italia che dovrebbe allentare le restrizioni il 4 maggio. Ma con il Mondiale che dovrebbe scattare soltanto a Luglio, la FIA (anche se la notizia non è ancora ufficiale) potrebbe prorogare lo shutdown per i team di F1 fino al 20 maggio, permettendo così ai team inglesi (Williams, McLaren e Racing Point in primis) di sfruttare il periodo di congedo temporaneo per i lavoratori concesso dal governo britannico.

LE REGOLE DELLO SHUTDOWN

Secondo la testata tedesca Auto Motor und Sport, il periodo solitamente coincidente alla pausa estiva della durata di 35 giorni dovrebbe essere allungato a 49 giorni per i motoristi (Ferrari e Mercedes, ad esempio) e a ben 63 per gli altri team. Ma con delle deroghe per chi volesse ripartire in maniera parziale prima dei termini stabiliti. Vediamo quali:

  1. Per i team "clienti", dopo 50 giorni, far riprendere l'attività ad un massimo di 10 dipendenti se impegnati su progetti con tempi lunghi di consegna e non concernenti l'aerodinamica.
  2. Stessa procedura valida anche per i team fornitori di propulsori che, dopo 36 giorni di stop, potranno iniziare a lavorare negli stabilimenti.
  3. I team dovranno fornire alla FIA i nominativi dei dipendenti, la descrizione e il nome del progetto che andranno a svolgere. Le domande dovranno essere inviate con 10 giorni d'anticipo rispetto al termine in cui si vuole ripartire con le attività

LA SITUAZIONE DELLA FERRARI

Il nuovo e quasi certo periodo di chiusura rischia seriamente di mettere in difficoltà la Ferrari che, non più tardi di ieri, per bocca del team principal Mattia Binotto aveva ventilato l'ipotesi di valutare altre opzioni oltre alla F1. Questo se il budget cap, che entrerà in vigore dalla prossima stagione, dovesse scendere a 145 milioni di dollari. Ossia un livello ancora più basso di quello concordato lo scorso giugno.

Ma non solo, anche perché Maranello, con le attività ferme, sarebbe costretta a dei tagli dolorosissimi sul piano del personale (circa 300 unità). Il tutto dopo che i dipendenti erano stati mantenuti a stipendio pieno e non messi in cassa integrazione.

LA VITTORIA DELLA SOLIDARIETA'

Comunque vada, la Ferrari il suo Mondiale, in epoca di Covid 19, lo ha stravinto. A Maranello sono stati tra i primi a fermare le attività di produzione, predisponendo nel frattempo un pacchetto di misure per tutelare i dipendenti una volta ripresa l'attività in pista. Poi che dire dei ventilatori polmonari con il logo del Cavallino prodotti in partnership con la Siare Engineering e di altre iniziative atte a supportare il territorio. Tra di essi, la fornitura al Policlinico di Modena di attrezzature e test sierologici e molecolari per la prevenzione del contagio e la donazione di notebook, computer portatili e tablet alle scuole elementari e medie per la didattica a distanza.

FUTURO OLTRE IL CIRCUS?

Le parole rilasciate al Guardian da Mattia Binotto, come era prevedibile, hanno suscitato molto scalpore tra gli addetti ai lavori e tra gli appassionati. Ma mentre c'è chi ha dichiarato di potersene fare tranquillamente una ragione (Zak Brown e Ross Brawn, solo per citarne alcuni), c'è chi ha interpretato le dichiarazioni del team principal come una reale volontà della Ferrari di dedicarsi a nuovi progetti, anche per non tagliare il personale attualmente impegnato in Formula 1. Da qui la possibilità di prendere parte al progetto Hypercar, con il campionato che prenderà il via nella stagione 2020/201. Questo anche se, nel novero delle vetture prodotte dalla Ferrari, non ve ne sia nessuna che attualmente possa essere utilizzata in ambito WEC.

F1 | FERRARI: CHIARIMENTO SULLE DICHIARAZIONI DI BINOTTO AL GUARDIAN

Vincenzo Buonpane