Il Gran Premio d’Italia sembra aver portato una ventata di entusiasmo nel nostro Paese, tanto che i circuiti di Imola e Mugello avanzano ufficialmente la loro candidatura ad ospitare la massima serie motoristica a partire dal 2025.

La grande cornice di pubblico e la storia che il circuito di Monza offre è unica al Mondo, rendendo i festeggiamenti per il podio tra i più belli e sentiti dai piloti in tutto il Mondiale. Da qui l’idea dei due circuiti di farsi avanti, nella speranza di tenere in Italia la Formula 1 più a lungo possibile.

Nel caso del Circuito di Imola viene reso noto lo studio commissionato alla Dromo ( Società che ha ottenuto anche gli appalti per i rinnovamenti di Silverstone e Zandvoort), si è focalizzato sul completamento dei lavori relativi al Paddock Club, la famosa area di ospitalità della F1 e delle tribune di servizio, considerando che il circuito dispone già dell’omologazione di Grado 1 della FIA. Roberto Marazzi, Direttore dell’autodromo, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi e fieri di poter essere considerati tra gli autodromi in grado di ospitare la Formula Uno, ricordando la grande storia e l’amore che Enzo Ferrari aveva per questo circuito”. 

Umberto Selvatico Estense, Presidente di Formula Imola, ha aggiunto: “Il grande lavoro svolto dal Presidente dell’ACI Sticchi Damiani per mantenere la Formula 1 in Italia può riaprire la possibilità anche nel nostro autodromo di rivedere il Circus tornare a sfrecciare sulle rive del Santerno. Per raggiungere un simile risultato è fondamentale avere il supporto delle istituzioni, come già avviene per Monza e Mugello”.

Ed è anche il Mugello che si è fatto avanti nelle parole del direttore del circuito Paolo Posi, durante la presentazione dello studio sull’impatto economico dell’impianto: “Il primo obiettivo sarà quello di rinnovare l'accordo con il Motomondiale per l'appuntamento del GP d'Italia poi però fra cinque anni penseremo anche a candidarci per portare in Toscana la F1. E' un affare più importante, per il quale saranno necessarie partnership a livello nazionale. Come ha fatto Monza, siglando l'accordo con la F1 per il prossimi anni. Va ricordato che a differenza di altri circuiti italiani, il Mugello non è a gestione statale, qui dal 2006 al 2016 la Ferrari ha fatto enormi investimenti per alzare la qualità delle infrastrutture e la professionalità di chi ci lavora in modo da presentarsi ai clienti di tutto il mondo con un livello sempre più alto”.

Candidature importanti quindi per tenere la Formula 1 in Italia, ricordando che il circuito di Monza ha recentemente rinnovato fino al 2024. Noi ci auguriamo da tifosi che la massima serie possa tornare a due appuntamenti in territorio nostrano come negli anni '90.

Julian D’Agata