Dopo il clamoroso rifiuto di Oscar Piastri, il Team Principal di Alpine Otmar Sfaznauer ha dichiarato che la squadra transalpina sta pensando di portare l’australiano in tribunale.

PIASTRI IN TRIBUNALE

Sembra la telenovela dell’estate quella tra Oscar Piastri ed Alpine, ma adesso si sta arrivando ad una conclusione clamorosa. Dopo aver annunciato il pilota australiano come compagno di Ocon nel 2023, la squadra francese si è vista improvvisamente chiudere la porta in faccia. Piastri infatti, tramite un post sui suoi canali social, ha dichiarato che Alpine avrebbe fatto tutto senza il suo consenso e che nella prossima stagione non correrà per loro.

Interpellato a riguardo dal quotidiano spagnolo “El Confidential”, Sfaznauer ha dichiarato che il team transalpino sta pensando di querelare l’australiano per il danno arrecato. Alpine infatti ha investito milioni nella crescita di Oscar Piastri, e sicuramente tutto si aspettava tranne quello che è successo. I francesi infatti hanno da sempre creduto nel giovane talento australiano, al punto da blindarlo con un contratto vincolante dopo aver investito parecchio denaro per prepararlo alla massima formula. Contratto però che Piastri non solo non avrebbe rispettato ma si sarebbe anche accordato, senza il consenso dei francesi, con McLaren per sostituire Ricciardo.

LE DICHIARAZIONI DI SZAFNAUER

Sfanzuer ha dichiarato: “Al 90% andremo in tribunale. Avevamo un contratto con Piastri, quindi dobbiamo capire dove questo ci porterà a livello legale. Crediamo, ed è per questo che abbiamo rilasciato il comunicato, di avere un accordo vincolante. Se in macchina non ci sarà Piastri ho ricevuto 14 chiamate da piloti interessati. Il nostro sedile è il più prezioso rimasto disponibile. Non c’è da stupirsi che così tante persone mi abbiano chiamato, ma di quei 14, ce ne saranno quattro nell’elenco finale. E Piastri è tra questi”.

Il team principal di Alpine ha poi aggiunto: “Il contratto dice che avremmo dovuto sostenerlo nella sua carriera in F1 investendo così parecchi soldi. L’anno scorso gli abbiamo fornito un’auto con cui ha percorso 3500 chilometri. Abbiamo fatto sette test indipendenti e questo non è economico. Il solo motore costa 1,7 milioni di euro. Abbiamo speso tanti soldi per Piastri per prepararlo al futuro. E, se quel futuro non è con noi, è logico che chiederemo un risarcimento”.

“Abbiamo parlato con i nostri avvocati e ci hanno detto che questo è un contratto vincolante, che ci consente di mettere Oscar in una delle nostre auto nel 2023. C’è anche un’opzione per il 2024 e la possibilità per noi di prestare il pilota ad un’altra squadra. Mi aspettavo più lealtà verso il team che lo ha preparato alla Formula 1. Mi aspettavo più lealtà da Oscar di quella che sta dimostrando”.

Comunque vada sia Alpine che Oscar Piastri non hanno fatto una bella figura a livello mediatico. Vedremo nelle prossime settimane come si evolverà la situazione.

Julian D’Agata