La F1 attuale ha un evidente problema con le gare bagnate: Spa-Francorchamps 2021, ad esempio, rappresenta uno dei punti più bassi nella storia di questo sport, quindi la commissione tecnica e la FIA sembrano avere in serbo una soluzione, che prende forma nell'introduzione di opportuni passaruota.

Il problema

A seguito delle lamentele dei piloti, la FIA ha approvato l'avvio di uno studio per trovare il modo di contenere i muri d'acqua generati dagli spruzzi sollevati dalle gomme da pioggia durante il rotolamento. Come se non bastasse, l'impiego di condotti Venturi nel fondo vettura ha amplificato il problema degli spruzzi. Questa configurazione geometrica e fluidodinamica, infatti, accelera l'acqua raccolta nella gola del fondo, "sparandola" dalla porzione divergente.

Una prima analisi del problema suggerisce l'introduzione di un "kit carrozzeria standard". Questo kit, standardizzato per tutte le scuderie, consiste nei passaruota. Questi verrebbero montati prima di correre in condizioni di bagnato estremo e/o durante i periodi di bandiera rossa. La FIA ha pianificato di introdurre questi particolari a metà del 2023, così da finalizzarne l'impiego per il 2024.

Soluzione temporanea

Nikolas Tombazis, capo del dipartimento di sviluppo tecnico in F1, ha dichiarato sull'introduzione dei passaruota quanto segue: "Pensiamo a qualcosa che si spera venga utilizzato in un paio di occasioni all'anno, forse tre. Non vogliamo che l'accorgimento venga impiegato ogni volta che c'è una goccia di pioggia". Un concetto iniziale, basato sullo studio preliminare, è stato presentati alla Commissione F1, con la FIA che continua nel processo di perfezionamento delle proposte.

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Prendendo come esempio la foto della McLaren di Ricciardo a Suzuka, il passaruota troverebbe il suo montaggio nel quarto superiore a valle delle quattro gomme. In questo caso l'elemento dovrebbe "tagliare" il ventaglio di spruzzi, tenendo il muro d'acqua più basso nella sua proiezione posteriore. A quanto apprendiamo, la FIA ha avviato un lavoro supplementare per garantire che i pit-stop non vengano ostacolati dal nuovo elemento. Inoltre FIA e F1 sembrano valutare potenziali aggiunte, come l'installazione di luci extra per migliorare la visibilità.

Ruote carenate

La Commissione F1 ha indicato la necessità di ulteriori lavori prima che i passaruota trovino integrazione nei regolamenti. Le monoposto di F1, dovesse andare avanti questo progetto, tornerebbero ad avere le ruote coperte (seppure in parte), come negli Anni Cinquanta o come le Formula E Gen 2.

Il concetto rimane piuttosto interessante, tuttavia sorgono alcuni dubbi. Il primo riguarda l'impatto sull'aerodinamica della vettura e l'ottimizzazione nei diversi progetti. Il secondo ha a che fare con la praticità della soluzione: i passaruota verranno montati durante i pit stop o bisognerà fermare la gara per garantirne il montaggio? Il terzo ha una caratteristica più generica: anche le auto da corsa "chiuse" generano spruzzi e turbolenze. La soluzione, dunque, costituirebbe un palliativo il cui contributo nel miglioramento della visibilità potrebbe risultare marginale.

Problematica complessa

La problematica legata alle gare bagnate rimane però più complessa. Il problema della visibilità è tangibile, tuttavia notiamo un problema più filosofico nell'approccio alle gare con pioggia. Se il problema maggiore di queste gare rimane l'aderenza, perché ogni volta che le monoposto di F1 montano le gomme full wet (quindi da pioggia battente) la gara viene neutralizzata con la safety-car o viene esposta la bandiera rossa?

Luca Colombo

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