Spegne oggi 50 candeline Giancarlo Fisichella, ultimo italiano a vincere un Gran Premio in Formula 1. Il pilota romano, ancora in attività nel panorama GT, vanta una lunga carriera nel mondo delle corse, iniziata sui kart grazie al padre e culminata con l’approdo in Ferrari nel 2009. Un sogno di un ragazzo cresciuto nel quartiere romano di Pietralata, diventato poi uno dei più apprezzati piloti italiani di sempre.

IL DEBUTTO IN F1 ED IL LEGAME CON SCHUMACHER

Il “Fisico” debutta in F1 nel 1996 con la Minardi, anno che segna il passaggio di Michael Schumacher in Ferrari. Catapultato in mezzo ai suoi idoli, proprio con il tedesco Fisichella instaura un bel rapporto, come raccontato dallo stesso pilota nel suo libro “Il profumo dell'asfalto”. Se in pista il riferimento per tutti è Schumacher, diverso invece è su un campo da calcio, passione di entrambi condivisa nelle numerose partite giocate insieme per la Nazionale Piloti.

Un bell’episodio di stima tra i due è quello accaduto al GP di Germania 1997. Al suo secondo anno in F1, Fisichella, allora in forza alla Jordan, dimostra il suo talento conquistando la seconda posizione in griglia. In gara sembra avere tutte le carte in regola per vincere, ma una foratura compromette la sua corsa dovendo poi ritirarsi. Una vera e propria beffa, ma a migliorare la brutta giornata del pilota italiano ci pensa il “Kaiser”, che vedendo il suo avversario fermo a bordo pista al termine della gara gli fa cenno di salire sulla sua Ferrari. Il giro d’onore è tutto per lui.

I SUCCESSI CON JORDAN E RENAULT ED IL SOGNO REALIZZATO IN FERRARI

Altra vicenda memorabile nella carriera di Giancarlo Fisichella è la sua prima vittoria in F1 nel GP del Brasile del 2003, sempre al volante della Jordan. Una gara a dir poco caotica, segnata da condizioni meteo incerte. In rimonta fino al primo posto, una bandiera rossa per due incidenti mette fine alla corsa con il pilota romano al comando. Per un errore viene riportato ancora Kimi Raikkonen in testa e la vittoria viene riconosciuta soltanto 5 giorni dopo, con la coppa del vincitore consegnata sulla griglia di partenza di Imola, appuntamento di campionato successivo.

Negli anni seguenti arrivano anche altre due vittorie per il “Fisico” in F1, entrambe con Renault. La prima nel GP d’Australia 2005 e la seconda nel 2006 in Malesia, negli anni in cui la casa francese si aggiudica sia il titolo costruttori che quello piloti con Fernando Alonso.

Nel 2009, dopo aver conquistato un’incredibile pole position ed il secondo posto nel Gran Premio del Belgio, viene chiamato dalla Ferrari per sostituire l’infortunato Felipe Massa. La F60 non è una monoposto competitiva ma l’offerta è di quelle che non si possono rifiutare. Così Fisichella debutta nell’appuntamento casalingo di Monza, chiudendo la sua avventura in F1 alla fine di quella stagione vestito di rosso, il sogno di ogni pilota. Lo stesso colore con cui la sua carriera prosegue ancora oggi nel GT…

Carlo Luciani