Nico Hulkenberg prova a cercare un nuovo inizio, magari sempre in F1, mentre tutto il resto è fermo, congelato da un mostro che toglie il respiro, chiamato Coronavirus. L'ex pilota Renault in un'intervista ad "Auto Motor und Sport" si racconta, affrontando diversi temi che non hanno a che fare solo con la quarantena, ma con i suoi piani del futuro.

La quarantena a Monaco

Quando si pensa ad Hulkenberg la mente si collega subito all'immagine di un avversario deciso, stabile e difficilissimo da superare. Nico, infatti, ammette di avere qualche difficoltà ad accettare di rimanere immobile invece di cercare "attivamente" un sedile in F1 o in un'altra serie. Il pilota confronta ad esempio la situazione fra Montecarlo e Germania. Mentre nella sua madrepatria, infatti, il governo concede di uscire quasi normalmente, per il pilota a Monaco c'è in atto una "danza della morte": "Tutto è immobile, si può uscire appena per andare in farmacia o al supermercato. Ci si può allenare, rispondere alle mail, rilassare e prendere un po' il sole, ma poi ti annoi".

Soprattutto se non si ha a disposizione un simulatore. "Ho partecipato al Virtual GP del Bahrain da un negozio di videogiochi situato sulla Santè Devotè: è stato il proprietario a prestarmi gentilmente il suo simulatore. Magari ne prenderò uno, ma dovrei trovare una soluzione. In salotto non c'è spazio."

Hulkenberg e il richiamo della F1

Il sogno del pilota tedesco rimane lo stesso: ritornare in F1. Hulkenberg, infatti, ammette che a causa dello stallo causato dalla pandemia è un po' più difficile trovare un posto, ma condivide anche un pensiero per i suoi ex colleghi: "Certamente è più dura per loro che per me. Io lo sapevo che sarei stato fermo quest'anno, mentre loro sono in attesa, non sanno che ne sarà della loro stagione." Il tedesco, però, ha saputo trarre profitto dalla pausa forzata. Infatti, Nico ammette di aver preso un paio di chili perchè negli ultimi sei mesi ha "mangiato bene e bevuto bene", per dirla a parole sue. La quarantena, però, è un'ottima occasione per allenarsi e rimettersi in forma.

"Siamo tutti dei passeggeri"

Il lato migliore di Hulkenberg era proprio la sua forza mentale, una qualità che gli permette di andare sempre avanti.

"Io sono completamente abbandonato, in questa situazione siamo tutti solo passeggeri. L'unica cosa che possiamo fare è aspettare, passerà . Solo dopo potremo vedere il da farsi".

Non ci resta che seguire il suo consiglio e vedere se il pilota riuscirà a garantirsi un sedile per le prossime stagioni.

Silvia Giorgi