Dal divano di casa al GP di Formula 1 a Silverstone: la stagione "off" di Nico Hulkenberg sta prendendo una piega inaspettata, impregnata di ottimismo. Tornare dopo una lunga pausa, all'improvviso e su una macchina che non si conosce per niente, tuttavia, ha dei pro e dei contro. Il lato positivo è che non solo il tedesco ha una nuova occasione di correre in F1, ma può anche mettersi in mostra. Quello negativo, invece, è proprio il fatto stesso di avere tutti gli occhi addosso, in una situazione così improvvisata. Ma vediamo com'è andato il suo primo giorno di "scuola".

La giornata di Hulkenberg a Silverstone

Il tampone positivo al Covid-19 di Sergio Perez è stato il lasciapassare di Hulkenberg per tornare all'interno di quella fabbrica di sogni dei motori che è la Formula 1. Nonostante la Racing Point avesse due sostituti con esperienza nel Circus - Esteban Gutierrez e Stoffel Vandoorne - è stato il tedesco ad essere chiamato a correre la gara 1 del Gran Premio di Silverstone. Inoltre, Perez sarà molto probabilmente fuori anche la prossima settimana e quindi Hulkenberg avrà una doppia opportunità. Su una strepitosa Racing Point, fra l'altro, con la tangibile occasione di guadagnare il suo primo - e sarebbe meritatissimo - podio in carriera.

Nico è sceso in pista nella Free Practice 1. Era su una macchina sconosciuta, era mancato da tanto, troppo tempo dal circuito e l'adrenalina probabilmente dentro di lui stava facendo a pugni con la lucidità. Il tedesco è stato ottimo, guadagnando un piazzamento nella top ten al nono posto. Nelle FP2 è migliorato ulteriormente. Ha infatti portato alla sua nuova squadra un settimo posto, a sei decimi dal compagno Stroll, il più veloce della giornata.

Ciò che conta è inoltre l'esperienza che il pilota di Emmerich am Rhein ha acquisito sulla monoposto, facendo un grandissimo lavoro. La macchina è quella giusta, il pilota anche. Sarebbe davvero un momento incredibile se Hulkenberg riuscisse a conquistare il suo primo podio. D'altronde, questo 2020 è quello delle mille possibilità. Magari la chiave capace di realizzare un sogno, destinato altrimenti a prendere polvere in un cassetto.

Silvia Giorgi