Nella primissima mattinata italiana (pomeriggio australiano) si è conclusa la prima giornata di prove libere della nuova stagione di Formula 1 e già si iniziano a intravedere i primi segnali da parte dei protagonisti. In casa Mercedes, il campione del mondo in carica Lewis Hamilton ha confermato le sue doti sul bagnato e soprattutto quelle di abile stratega, nel centrare nei pochi minuti senza pioggia il miglior tempo in entrambe le sessioni sul tracciato di Melbourne. Situazione opposta, invece, per il suo compagno di box Nico Rosberg che, complice un errore e la conseguente toccata a muro, non è stato all'altezza del titolato vicino di box.

I due alfieri della Mercedes sono i più attesi dell'intera griglia. Hamilton è chiamato al duro compito di difendere il suo status di campione del mondo in carica, mentre Rosberg, dal canto suo, deve cercare di togliersi di dosso l'etichetta di eterno secondo nei confronti dell'inglese, suo compagno di box e di battaglie sin da quando gareggiavano nelle categorie minori. Le storie e gli approcci dei due, al grande Circus, sono diametralmente opposte: uno, elegante figlio d'arte e l'altro, invece, primo pilota di colore dalle umili origini ma dal piede pesante.

Le prime libere del GP d'Australia hanno visto il pluricampione più concentrato e lesto nello sfruttare le condizioni meteo, che hanno fortemente caratterizzato e penalizzato entrambe le sessioni. Nico Rosberg è risultato sesto in FP1 e addirittura ultimo dei cronometrati in FP2, quando è andato a muro nelle primissime fasi. Il tracciato dell'Albert Park è da sempre insidioso per i suoi muri. Nico è stato tradito dall'aquaplaning e dalla temperatura bassa, appena 17 gradi. Il tedesco della Mercedes ha praticamente distrutto il muso, frutto della sperimentazioni negli ultimi test pre-stagionali. Ad ogni modo non si trattava di un esemplare unico, ma questo problema potrebbe condizionare pesantemente il resto del weekend. Rosberg ha poi proseguito il giro fino a quando dai box gli hanno comunicato di fermarsi, per non rovinare il resto della vettura con i detriti. 

Mentre Nico era ai box con la vettura incidentata, l'astuto Hamilton ha colto la palla al balzo. C'è da vedere quanto sia merito suo e non dei suoi ingegneri. Intanto, però, le telecamere hanno beccato Lewis che... rideva guardando le immagini dell'errore di Rosberg tra curva 7 ed 8. Un errore definito banale, che gli è costato la conclusione anticipata della sessione e soprattutto lo svantaggio psicologico nei confronti del compagno/rivale. Il campione del mondo in carica prima delle libere aveva dichiarato: "So che gli altri vogliono battermi e io voglio battere loro. Dipende da chi lo vuole di più e da chi riuscirà ad ottenere di più. Io sono qui per combattere. Ora penso che la griglia sia molto equilibrata. Non contano i campionati che ho vinto. Io voglio vincere il campionato, è questo il mio obiettivo".

Le dichiarazioni post libere che appaiono sul sito ufficiale di Mercedes hanno, ovviamente, un tono opposto per i due piloti. "E' stata una buona giornata. La vettura è andata bene anche se non abbiamo percorso un grande numero di giri, era una sessione costruttiva. Ho avuto fortuna, riuscendo a fare un paio di giri con l'asciutto per capire quale possa essere il bilanciamento dopo un ottimo lavoro da parte del team per farmi uscire al momento giusto. In generale, però, sono felice di essere qui e di tornare in macchina. Quando ero ai box mi sentivo come un bambino in attesa di aprire i regali di Natale. Speriamo che sia una giornata asciutta domani in modo da potere fare un sacco di giri e regalare qualcosa ai tifosi che oggi hanno sfidato le condizioni meteo", queste le parole di un Hamilton disteso e "generoso". 

"Non è stato un buon inizio di weekend per me. C'era molta acqua e questo ha complicato tutto. E' un peccato aver rovinato la macchina in FP2. Ho semplicemente accelerato troppo in curva 7, sono andato di traverso e ho toccato il muro. La mia ala anteriore era abbastanza danneggiata e quindi i ragazzi avranno un po' di lavoro extra da fare stasera. Le mie scuse vanno a loro ed un grande grazie per il loro duro lavoro. Ora sto cercando di guardare alle qualifiche ed alla gara per riuscire a fare la migliore performance" , questo invece il Rosberg-pensiero.

Toto Wolff deve tenere a bada sin da subito i due "mastini", per evitare che la guerra interna alla Stella a tre punte rovini il duro lavoro fin qui svolto. Tutto a vantaggio della Ferrari, che da mesi ha dichiarato, con il presidente Marchionne, di voler puntare alla vittoria.

Fabrizio Crescenzi