Dopo un campionato sacrificato in vista del 2022, Haas ha presentato ieri in pista il modello VF22 per il mondiale di F1 di quest'anno. La vettura vista a Barcellona per il filming day ha visto Nikita Mazepin al volante per l'intero shakedown della vettura, che presenta molti dettagli interessanti.

Parti in comune

Come nel caso dell'AlphaTauri e Red Bull, anche Haas avrà delle parti in comune con Ferrari. L'implementazione di queste parti va giocoforza ad influenzare alcuni concetti di base che caratterizzano il disegno generale della vettura. In generale Haas dovrebbe aver distribuito i vari sistemi in maniera differente rispetto alla F1-75. Rimane tutto da scoprire il potenziale della PU Ferrari aggiornata per l'anno in corso, che pare presentare una distribuzione diversa degli elementi rispetto a tutti gli altri fornitori presenti in griglia.

La VF22 sembra ancorata ad una certa convenzionalità, con tutti i limiti di applicazione del concetto, vista la rivoluzione regolamentare in corso. Andando ad analizzare i dettagli risultano chiare le scelte progettuali, il che costituisce un enorme passo avanti rispetto alla passata stagione, nella quale la scuderia americana aveva aggiornato la monoposto in termini da minimo sindacale.

Outwash

Il musetto presenta quattro sezioni alari, delle quali una va ad ancorarsi alla struttura. Pur non trovando soluzioni particolari nel complesso del muso, la ricerca dell'outwash ispira tutta la porzione di vettura. La zona esterna abbassata dei profili alari porge una prima indicazione in tal senso. La forma dell'appendice sull'endplate risulta particolare rispetto alle scuderie rivali e dovrebbe contribuire all'effetto di outwash. Lo schema delle sospensioni prevede push-rod all'anteriore e pull-rod al posteriore.

Nella zona centrale della vettura osserviamo la presa dinamica dell'airbox, a sezione triangolare. Le pance laterali hanno una generosa estensione con sezione semi-ellittica. Dietro le prese laterali notiamo una discesa accentuata, con la presenza delle "griglie" per lo scambio termico viste su parecchie monoposto. Molto interessante notare come questo elemento venga celato nelle presentazioni delle monoposto, chissà quanto per motivi estetici. Al di sopra dei sidepod si nota la volontà di canalizzare il flusso che va verso il posteriore. Sempre in questa zona vanno notati gli specchietti "forati", tornati in auge dopo qualche anno, e le vistose paratie laterali nella zona dell'airscope, simili in tutto e per tutto a quelle viste sulla Ferrari F1-75.

Appuntamento a Barcellona

Al posteriore notiamo un'ala standard con andamento a cucchiaio e doppio pilone di supporto. Molto probabilmente questo elemento andrà sviluppato e nei test potremmo vedere soluzioni differenti. Al di sotto dell'alettone e internamente alle ruote posteriori, possiamo vedere i dettagli dei vari elementi che vanno ad incanalare il flusso al di sopra del diffusore. Poco al di sopra, vale la pena notare come la pinna sul posteriore non sia un pezzo unico, ma presenti delle luci sulla parte finale del cupolone. Al di sotto degli "attacchi" notiamo la presenza di uno sfogo per il raffreddamento.

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La VF22 presenta un disegno molto interessante, pur non avendo grosse particolarità visibili. I test di Barcellona sapranno dare una dimensione al lavoro svolto dalla scuderia americana, in termini di risultati cronometrici. Sarà interessante paragonare le prestazioni con quelle dell'Alfa Romeo, accomunata dalla stessa fornitura PU Ferrari, ma da un "blocco" posteriore completamente diverso.

Luca Colombo