Il pilota francese non poteva sperare in un debutto migliore in Australia, dove ha conquistato il sesto posto; peccato invece per il messicano, costretto al ritiro per un incidente con Alonso. Un risultato comunque frutto non del caso ma della bontà del progetto, visto che nella gara successiva, in Bahrein, Grosjean ha addirittura tagliato il traguardo al quinto posto, mentre Gutierrez è stato nuovamente costretto al ritiro. La trasferta cinese non ha portato punti a Kannapolis, ma in Russia Grosjean ha concluso ottavo. Si è dovuto attendere quindi fino all'appuntamento in Austria per raccogliere altri punti sempre con il francese, giunto settimo, mentre il messicano ha sfiorato la top ten chiudendo 11esimo.

La pista ha dato quindi ragione agli uomini di Kannapolis, città della Carolina del Nord, che hanno avuto la sapienza e la pazienza di posticipare al 2016 il debutto delle loro Haas VF-16. Le monoposto sono frutto della collaborazione con la Dallara per il telaio e soprattutto con la Ferrari per la power unit, il cambio e la sospensione posteriore. A Maranello ci sono strutture utilizzate dalla Haas sotto la direzione tecnica del capo progettista Rob Taylor e del Team Principal Gunther Steiner.

Gene Haas, proprietario del team, ha recentemente rilasciato delle dichiarazioni molto positive riguardo la prima stagione in Formula 1, con evidente ragione. Basti pensare che la McLaren-Honda l'anno scorso, al debutto della power unit giapponese, aveva raccolto appena 27 punti. Insomma la scuderia statunitense ha sorpreso un po' tutti ed ha rimandato al mittente quelle voci che volevano la Haas come un clone della Ferrari. A tal proposito, il boss della scuderia ha dichiarato: "Penso che una maggiore cooperazione tra le nostre due realtà possa offrire più benefici a entrambe le parti. A Maranello sono molto attenti, vogliono essere sicuri di seguire il regolamento della FIA alla lettera, quasi al punto che diventa qualcosa di frustrante. La collaborazione con la Ferrari sta andando avanti molto bene, ma spero che si possa fare di più in futuro. Come Haas abbiamo ricevuto parecchi controlli dalla FIA, proprio per quello che stavamo facendo, ma col senno di poi penso che si sarebbe potuto fare di più".

Gene Haas ha tenuto quindi a precisare: "La nostra monoposto è molto diversa da quella della Ferrari, anche se ci sono molte persone che pensano siano uguali. Noi ad esempio stiamo soffrendo parecchio per quanto riguarda il telaio. La Ferrari ci ha fornito molte parti ma non ci hanno dato le informazioni necessarie su come farle funzionare, aspetto che tocca al nostro personale risolvere. Abbiamo iniziato quasi da zero e abbiamo dovuto imparare molte cose da soli. La strada è quella giusta, ma poco a poco dobbiamo capire come funziona la nostra macchina. Non possiamo mica andare dalla Ferrari a chiederlo, dobbiamo scoprirlo da soli e non è semplice".

Voci a parte, la stagione del debutto per la Haas è da incorniciare e per loro adesso viene il bello: riuscire a sviluppare la monoposto per il prossimo anno senza farsi distrarre troppo dalle ultime gare, dove ci sono ancora tanti punti in palio ed ulteriore prestigio da conquistare.

Fabrizio Crescenzi

 

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