Non ci sarà né una Ferrari né una Red Bull in pole position domani a Budapest. A sorpresa, al termine di una qualifica sorprendente sotto moltissimi punti di vista, la pole position è andata alla Mercedes di George Russell. Beffate così le Ferrari di Carlos Sainz e di Charles Leclerc, che domani partiranno rispettivamente secondo e terzo e approfittano in parte della debacle Red Bull.

MERCEDES SBUCA DAL NULLA

E così, per la sua gioia e quella di Toto Wolff, George Russell è diventato il pilota numero 105 nella storia della Formula 1 a conquistare almeno una pole position in carriera. Ci è riuscito sulla pista dove 12 mesi fa aveva conquistato con la Williams i suoi primi punti in F1. L’inglese della Mercedes ha anche interrotto il digiuno più lungo di pole position per la casa tedesca nell’era power unit (13 gare, dalla pole di Lewis Hamilton nell’edizione 2021 del GP dell’Arabia Saudita) con un giro sensazionale.

Il suo 1.17.377 è stato utile per battere per 44 millesimi un Carlos Sainz spaziale nel Q3 ma che si è visto strappare dalle mani una possibile seconda pole del suo 2022. Un giro inaspettato da chiunque per due motivi: il primo è il rendimento della Mercedes avuto ieri, con Russell a 1” da Leclerc; il secondo è il miglioramento sorprendente avuto dallo stesso Russell dal Q2, visto l’abbassamento del suo crono migliore di poco meno di 8 decimi.

Russell festeggia la pole a Budapest. Fonte: f1.com

FERRARI NON SORRIDE

Beffate, come già detto, le Ferrari: Sainz ha chiuso a 44 millesimi dalla pole nonostante due tentativi chiusi sempre sul ritmo dell’1.17.4 e dovrà accontentarsi della seconda posizione. Terzo, invece, Charles Leclerc, a 2 decimi della pole e che dopo la qualifica ha lamentato il mancato funzionamento della gomma nella finestra ideale di lavoro, sebbene a livello di ritmo sia ottimista in vista del GP. Nonostante la pole mancata, la Scuderia può consolarsi per i problemi avuti dalla Red Bull che ha chiuso ai margini della top-10.

CHI C’È TRA FERRARI E RED BULL

La seconda fila è completata da un ottimo Lando Norris, che precede le due Alpine di Ocon (5°) e Alonso (6°). Solo settimo Lewis Hamilton, che ha chiuso a poco meno di 8 decimi da Russell e che non ha fatto l’ultimo tentativo per un problema al DRS. Al fianco del 7 volte campione del Mondo ci sarà il suo compagno di squadra, Valtteri Bottas, mentre la quinta fila sarà un amarcord Red Bull con Daniel Ricciardo, nono, e Max Verstappen, a sorpresa 10°.

Solo 10° Max Verstappen, frenato da una perdita di potenza. Fonte: Red Bull Content Pool[/caption]

DEBACLE RED BULL

Se ha dell’incredibile la pole di Russell, allo stesso modo ma per motivi diversi ha dell’incredibile la debacle della Red Bull. Dopo il Q2 chiuso al comando, Verstappen è stato frenato da problemi alla sua RB18 che non gli hanno permesso di fare un tempo in Q3. Max si è dovuto quindi accontentare del 10° posto finale.

Se per l’olandese la causa è stata un problema alla macchina, per Sergio Pérez invece l’eliminazione in Q2 con l’11° tempo è dovuto a una mancanza di passo che si è vista per tutto il weekend. Incapace di migliorare il suo tempo in Q2 nel tentativo finale fatto con gomma nuova, il messicano ha sempre subito distacchi molto pesanti rispetto al compagno di squadra, non riuscendo mai a piazzare la zampata utile per la top-10.

GLI ALTRI: DELUDE ALPHATAURI

Al fianco di Pérez ci sarà un buon Zhou Guanyu, 12° con l'Alfa, seguito da Magnussen, Stroll e Schumacher. Eliminati in Q1 invece Yuki Tsunoda, 16°, seguito da Alexander Albon 17°, Sebastian Vettel 18° con una vettura sistemata velocemente dai meccanici dopo l’incidente avuto in FP3. Ultima fila per un Pierre Gasly molto opaco e per un Nicholas Latifi che si è visto sfuggire un crono migliore rispetto al suo 1.19.570 all’ultima curva malgrado il miglior primo settore tra Q1 e Q2 ottenuto nel suo ultimo giro.

La classifica finale della qualifica del GP d'Ungheria: Russell chiude davanti alle Ferrari. Fonte: TW/@F1
Mattia Fundarò