Una qualifica più sofferta del previsto per il team Ferrari, tradito dalle temperature e dall’utilizzo delle gomme full wet. Dopo tre sessioni di prove libere che avevano visto le Rosse sempre nelle prime posizioni, le aspettative per il turno ufficiale erano decisamente diverse. Entrambi i ferraristi non sono riusciti a qualificarsi per la Q3, pagando gap esorbitanti dai migliori.

La Ferrari crolla nel momento che conta

Il secondo tempo sull’umido della mattinata lasciava ben sperare in casa Ferrari. La qualifica si è invece rivelata un calvario. Dopo aver rischiato l’eliminazione in Q1 con Leclerc, le due Rosse non hanno mai dimostrato il passo utile per raggiungere l’ultima tagliola. La sessione si è conclusa con un dodicesimo tempo per Sebastian Vettel e un quattrodicesimo per Charles Leclerc, entrambi ben lontani dal decimo qualificato.

Il motivo va ricercato nella difficoltà nel mandare in temperatura gli pneumatici da bagnato estremo. La sessione è stata caratterizzata da un diluvio torrenziale nella prima parte della qualifica, che ha costretto la direzione di gara a sospendere il turno a metà del Q1. Solo nei minuti finali della Q3 la pista ha dato chance ai team di rischiare una gomma intermedia.

Leclerc incredulo: “Oggi non riesco a essere ottimista”

Prosegue così l’altalena di alti e bassi prestazionali della vettura. Ancora una volta i piloti, Leclerc in prima linea, non si spiegano l’improvviso calo di competitività di una monoposto che sole due ore prima si candidava come outsider della qualifica. “Io non ho spiegazioni. Solitamente cerco di essere ottimista ma onestamente oggi non riesco a capire”, ha detto un Leclerc sconfortato al termine della qualifica, ai microfoni di Sky Italia.

“Questa mattina avevo un ottimo feeling con la vettura, nella stessa situazione di pioggia. In qualifica non so cosa sia successo, era un disastro, non riuscivo a rimanere in pista. Stamattina eravamo sui tempi Red Bull mentre in qualifica abbiamo preso 6 secondi. Io non riesco a spiegarmi questo distacco. Non sono stato perfetto ma è un gap troppo elevato. Dobbiamo capire perché siamo così lenti con le full wet”, ha concluso il monegasco.

Domani si riparte da zero

Ciò che può far tornare il sorriso alla scuderia di Maranello è pensare alla gara di domani. Indipendentemente dalle condizioni, azzeccare la strategia sarà un terno al lotto. Le previsioni metereologiche prospettano condizioni migliori, anche se in ogni caso il tracciato si presenterà estremamente insidioso a causa di un grip quasi nullo. In casa Ferrari si spera di ritrovare quella competitività vista non solo sul giro singolo, ma anche sulla breve simulazione di gara effettuata venerdì sull’asciutto.

Samuele Fassino