Il GP di Toscana, gara numero 1000 in Formula 1 per la Ferrari, vede le Rosse di Maranello finire dietro all'Alfa Romeo. Ovviamente siamo nel campo delle provocazioni (la penalizzazione di Kimi Raikkonen ha promosso di un posto Charles Leclerc), ma la pista e la bandiera a scacchi hanno davvero visto un'Alfa Romeo davanti alle Ferrari.

Una gara complicata per la Ferrari

Nonostante la gara si sia sviluppata intorno a eventi imprevisti, in Ferrari non sono riusciti a capitalizzare un risultato migliore dell'ottavo e decimo posto. La SF1000 ha palesato tutte le debolezze del progetto.

La bassa velocità di punta ha fatto sì che SF1000 del monegasco fosse progressivamente risucchiata a centro gruppo. L'instabilità della vettura ha causato più di un grattacapo a Sebastian Vettel, che nelle prime fasi ha avuto problemi a sostenere il ritmo di George Russell... che viaggiava su gomme più dure!

Kimi penalizzato

La gara delle Alfa Romeo non è stata da meno. Antonio Giovinazzi fuori in seguito al via lanciato dopo la prima safety-car, Kimi Raikkonen si è trovato in mezzo al tamponamento di Max Verstappen e Pierre Gasly, azzoppato da un brutto pit-stop e penalizzato per un'entrata irregolare in corsia box.

Eppure, al secondo via, su gomme morbide e da una posizione peggiore rispetto alle Rosse, l'Alfa Romeo di Kimi Raikkonen trova il varco giusto e si mette davanti alle Ferrari. Imponendo il ritmo. La scuderia della Casa di Arese sembra più pimpante rispetto al team di Maranello nell'artigliare quello che gli eventi mettono a disposizione.

Raikkonen passerà ottavo sotto la bandiera a scacchi, davanti a Leclerc e Vettel. La penalità di cinque secondi lo farà scivolare in nona posizione: abbastanza per prendere i primi punti dell'anno e far vedere che l'Alfa Romeo e Kimi Raikkonen, se mai ci fosse bisogno di dimostrarlo, ci sono.

Corsi e ricorsi storici?

Se l'attuale presenza in Formula 1 dell'Alfa Romeo non fosse una mera trovata di marketing, potremmo parlare di corsi e ricorsi storici.

La penalizzazione di Kimi fa formalmente guadagnare un posto a Charles, ma la sostanza dei fatti è che la monoposto di Hinwill, nella mini gara dopo la seconda bandiera rossa, aveva più ritmo della vettura di Maranello.

Sotto la bandiera a scacchi l'Alfa Romeo passa tre secondi prima della Ferrari. Considerando i rapporti di forza (a livello tecnico e, soprattutto, economico) tra le due realtà, dopo una giornata del genere a Maranello ci dovrebbe essere molto da riflettere.

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Luca Colombo