Al Mugello non si dorme, e a quanto pare è un’affermazione valida per tutti. Se un filming day in una pista pressoché sconosciuta e impegnativa come il circuito che ospita il GP della Toscana può essere ritenuto un vantaggio, significa che a Imola, con una sola sessione di libere a disposizione, la trama del weekend sarà sicuramente avvincente.

L'opinione di Leclerc

Charles Leclerc nelle due sessioni di libere di ieri ha chiuso 3° e 10°, pagando al termine degli ultimi 90 minuti un distacco di 1.4s dalla vetta. Il monegasco ha precisato che il filming day effettuato al Mugello su una SF71H gli ha permesso di assimilare più rapidamente le caratteristiche della pista. “Questo probabilmente ci [in riferimento anche al compagno di squadra Sebastian Vettel, ndr] ha aiutato un po’ di più” ha dichiarato il 23enne a fine giornata, del tutto disposto ad ammettere le insidie e le difficoltà della pista toscana.

Leclerc non è comunque l’unico a evidenziare l’aspetto demanding del Mugello. Daniel Ricciardo lo ha fatto, per esempio, sotto forma di battuta: “Venendo da un triple-header, penso che alcuni si prenderanno qualche giorno di vacanza la prossima settimana!”

Hamilton e la Turchia

Mentre c’è chi preferisce entrare nel dettaglio come Lewis Hamilton, il quale riesce a portare l’attenzione su una similitudine con Istanbul Park, un circuito amatissimo che farà il suo ritorno ufficiale nel calendario di F1 dopo 9 anni di digiuno.

E’ una pista che non lascia tempo per giocare” afferma il sei volte campione del mondo.

E’ molto, molto impegnativa, tutta curve a media e alta velocità. Non vai al di sotto della terza o quarta marcia, è veloce”.

“Sembra la pista della Turchia con il trittico di curve a sinistra. E’ incredibilmente veloce tra curva 6-7-8-9, credo. E’ un tracciato intenso ed è meraviglioso viverlo, ma sarà difficile gestire le gomme in quella sezione”.

L'uscita di Norris

C’è invece chi sbaglia e paga i propri errori a caro prezzo. La via di fuga all’uscita di curva 3, infatti, non perdona. Lando Norris è rimasto intrappolato nella ghiaia dopo il suo incidente nel corso delle FP2, terminando prematuramente la sessione. Il copione sarebbe stato completamente diverso con la presenza dell’asfalto, ma il giovane pilota inglese la prende con filosofia ed esalta la presenza della ghiaia in quel punto.

Per quanto io detesti la presenza della ghiaia, dato che ho fatto un incidente e ho danneggiato la macchina, è meglio così. E penso sia più rischioso, ma anche più difficile e dovrebbe essere sempre così. Non è l’ideale, ma a volte capita”.

“Sembrava molto peggio mentre ero in macchina rispetto a com’è in realtà. Si è trattato di un piccolo errore mio, che però ha avuto conseguenze piuttosto serie” ha concluso Norris.

Il Mugello è quindi stato promosso a pieni voti dopo un solo giorno di attività da tutti i piloti di F1, i quali oggi più che mai si saranno sentiti stimolati dalle sfide che una pista così complessa e adrenalinica può offrire.

Beatrice Zamuner