Che le cose nel GP di Toscana si potessero mettere bene per Alexander Albon era intuibile già dalle qualifiche. Il pilota Red Bull era riuscito a conquistare una solida quarta piazza in partenza, risultato in linea con le aspettative sulla scuderia di Milton Keynes.

Primo podio in F1

Dopo aver visto sfuggire un risultato "pesante" in Brasile nel 2019 e in Austria all'inizio di questo campionato, Albon è stato parzialmente ripagato al Mugello con un terzo posto dietro le Mercedes.

La consistenza ha caratterizzato la gara del thailandese. Albon ha dimostrato fortuna e bravura nello schivare le situazioni "difficili" durante le partenze, soprattutto quella lanciata dietro la prima safety-car. Come per il suo compagno di squadra, nelle fasi iniziali di partenza la sua Red Bull ha mostrato un "buco" in allungo.

Scatenato nel finale

Dopo la seconda bandiera rossa, con tutti i piloti su gomme morbide, Albon è partito di nuovo con cautela. Successivamente ha avuto il ritmo per rimontare su Ricciardo, strappargli la terza posizione e mettersi a caccia delle Mercedes.

Albon pareva avere i numeri per tentare un avvicinamento "interessante" a Bottas, tuttavia il pilota Mercedes è riuscito a controllare la situazione, scavando un gap finale di circa quattro secondi.

Un abitacolo per due

Parafrasando il titolo di un famoso film, nelle ultime settimane le voci su un nuovo avvicendamento al volante della Red Bull - Honda tra Gasly e Albon avevano preso corpo. La vittoria del francese a Monza pareva aver "messo le ali" sulla sua posizione.

Pur non essendo sugli stessi livelli di Verstappen, che giocoforza è l'unico pilota di punta in casa Red Bull, gli ultimi due GP hanno permesso ad Albon un deciso balzo in avanti in classifica. Il thailandese ora è in quinta posizione a 63 punti, con il quarto posto di Norris a sole due lunghezze di distanza.

Complice il doppio zero di Verstappen nelle gare italiane fino ad oggi disputate, ha avuto luogo un avvicinamento tra i due piloti Red Bull. Il gap, 47 punti, è sempre sensibile, ma non ha più la caratteristica dello smacco.

In ogni caso, sappiamo bene come la gestione dei piloti nella casa della bibita energetica sia una questione difficilmente comprensibile dagli esterni. Solo il futuro ci dirà se questa prestazione avrà spostato al rialzo le quotazioni di Alexander Albon nel taccuino di Helmut Marko.

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Luca Colombo