Quando i primi due piloti sul podio rifilano oltre un minuto al terzo classificato è evidente il ritmo infernale da essi imposto a tutta la gara, e fa capire quanto il Mondiale sia ormai un affare esclusivo tra la Ferrari e la Mercedes. Hamilton ha vinto la 55^ gara della carriera e l'ha fatto con autorevolezza, grinta e con l'aiuto della squadra; soffrendo, attaccando e gestendo alla grande. Vettel deve accontentarsi del secondo posto: rimasto solo fin dalla partenza a lottare contro le due Mercedes, privato da subito dell'aiuto fondamentale di Kimi Raikkonen, ritirato per un contatto con Bottas che in un colpo solo ha fatto fuori anche Max Verstappen. Ricciardo, ultimo dei non doppiati, chiude terzo a oltre un minuto dai primi, raccogliendo un podio insperato e prezioso. 

Nella superiorità schiacciante di Ferrari e Mercedes nei confronti di tutti gli altri c'è il livello estremo di competitività raggiunta dalle due squadre in lotta per il Mondiale. Nello scatto di Sebastian Vettel che supera Hamilton brillantemente c'è la voglia di vincere e la grinta di un pilota che non guidava così bene da anni. Nel gioco di squadra della Mercedes che mette Bottas al servizio della causa c'è una delle chiavi del successo di Hamilton; il finlandese della Mercedes dà un'ulteriore mano alla squadra con il suo ritiro per problemi al motore, che causa una virtual safety car in grado di rallentare la rincorsa di Vettel. Nella qualità dei sorpassi visti in pista, epico quello di Vettel su Bottas, c'è tutta la difficoltà che questa nuova Formula 1 richiede ed il talento che i migliori sono chiamati a esprimere in pista. Infine, nella scelta di portare di fronte al suo idolo un bambino in lacrime per il ritiro del suo beniamino c'è la storia più bella di tutto il weekend. Una mossa di comunicazione perfetta da parte di Liberty Media, e uno dei segnali più concreti della nuova proprietà americana e del loro lavoro per riportare la Formula 1 vicino ai tifosi.

La scelta della strategia ha premiato oggi la Mercedes, che ha scelto di montare gomma media nell'ultimo stint per attaccare nel finale con la soft. Peraltro oggi gli pneumatici sono durati più del previsto su una pista molto più gommata che ha aiutato Hamilton nel finale di gara ad attaccare Vettel su gomma media e a gestire fino alla fine. Ma in questo Mondiale stiamo finalmente assistendo a qualcosa di speciale con una lotta fra due dei piloti più talentuosi in griglia come Hamilton e Vettel. Un duello di questo tipo, gara per gara, tra piloti di due scuderie diverse, manca alla Formula 1 da ormai troppi anni. Con il nuovo pacchetto di sviluppo la Mercedes sperava di riguadagnare la supremazia, ma non ci è riuscita. Ferrari rimane estremamente vicina e la vittoria, ogni domenica, si giocherà sui dettagli, gli episodi, gli imprevisti. Il team inglese ha mostrato di aver migliorato la gestione delle gomme che aveva creato problemi nelle prime gare, mentre la Ferrari ha riportato in pista un'ottima partenza e il solito passo gara solido e costante. Delude invece il lavoro della Red Bull, che in qualifica aveva mostrato un riavvicinamento, ma che oggi incassa un ritardo di 75 secondi pur andando a podio; ma per il team austriaco è atteso un importante sviluppo a livello di power unit già dal Gran Premio del Canada.

Nella gara degli altri, Perez quarto è il primo dei doppiati, ma si conferma la costanza della Force India, che con il suo pilota messicano ed Ocon continua una incredibile striscia di risultati utili consecutivi portando nuovamente entrambi i piloti a punti. Ottimo anche Nico Hulkenberg, sesto con la Renault, e un plauso per le due Toro Rosso, con Sainz settimo davanti al suo pubblico e Kvyat nono. All'ottavo posto si colloca un grande Wehrlein che conclude una gran gara riportando a punti la Suaber. Chiude la top ten Romain Grosjean con la Haas. Alonso non riesce a ripetersi dopo la qualifica di ieri e chiude 12°, pronto a partire per gli Stati Uniti, dove da domani inizieranno le prove libere sul circuito di Indianapolis.

Vettel rimane leader del campionato; difende ora sei punti di vantaggio su Hamilton, per un bilancio che è ora di due vittorie a testa. Tra i top driver, Raikkonen rimane l'unico a secco di vittorie; ed è apparso oggi nella sua evidenza l'importanza del suo ruolo di uomo squadra. Dunque a Montecarlo, su una pista che storicamente non gli piace, sarà fondamentale anche il suo contributo.

di Stefano De Nicolo' @stefanodenicolo

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