Il Circus della F1 continua la sua instancabile cavalcata con il GP di Spagna, ma questa volta lo fa in piena estate. A tenere banco in Catalogna è la presunta abolizione del “Party Mode” in qualifica. Solitamente il tracciato del Montmelò è la cartina tornasole per vedere i reali miglioramenti delle monoposto, visto che qui si svolgono i test invernali, oltre ad essere il circuito più conosciuto del Mondiale da piloti e tecnici. Ma questa volta le risultanze saranno completamente diverse: le temperature in pista saranno più alte rispetto a quanto trovato a febbraio.

Il layout del tracciato è un perfetto mix, ogni settore ha una caratteristica precisa. Il primo settore, con il rettilineo principale di oltre un chilometro, dove a farla da padrona è l’efficienza aerodinamica, è il più veloce: qui gli pneumatici del lato sinistro vengono messi a dura prova visto che lavorano in appoggio sui curvoni veloci da affrontare in pieno. Il secondo settore è composto da curve veloci in rapida sequenza dov’è importante il giusto equilibrio fra asse anteriore e posteriore. Infine l’ultimo settore è il più lento e tortuoso, dove conta la trazione in uscita ed il grip meccanico. Ovviamente settare una monoposto con tutte queste caratteristiche è difficile, così ogni team cerca di creare un giusto equilibrio aerodinamico e meccanico. La Pirelli, in via cautelativa, ha portato in pista le mescole più dure a disposizione.

Dal Belgio addio al “Party Mode”

È sicuramente la notizia del weekend: l’obbligo di utilizzare una sola mappatura in qualifica e gara dello stesso weekend. Tale decisione pare sia dovuta a facilitare il compito in sede di verifiche post sessioni, rendendole più veloci e accurate. Il tutto senza dover ricorrere a software complessi per elaborare la mole di dati a disposizione. Leggendo fra le righe, tale decisione può essere scaturita in seguito allo strapotere mostrato dalle frecce d’argento in questo primo scorcio di campionato. Insomma un modo per destabilizzare la Mercedes da parte della FIA. Ovviamente il team anglo-tedesco avrà sicuramente del potenziale ancora nascosto tutto da sfruttare, però può rivelarsi una boccata d’ossigeno per i team diretti inseguitori. Restano ancora dei dubbi se per caso qualifiche e gare si svolgeranno con condizioni meteo diametralmente opposte (un po’ sulla falsariga di quanto succede per via del Parco Chiuso, a livello di telaio e aerodinamica). A breve ne sapremo di più: la normativa tecnica verrà diramata prima del GP del Belgio.

Mercedes

Il team della stella riparte da Silverstone con qualche interrogativo in più e una vittoria in meno! Infatti in Inghilterra gli pneumatici, abbinati alla conformazione del tracciato inglese e alle alte temperature, si sono rivelati un mix deleterio per la Mercedes. La Pirelli, come detto, porterà le mescole più dure però al Montmelò sicuramente si registreranno temperature alte, ciò sarà sicuramente un campanello d’allarme. Dal punto di vista tecnico siamo tornati a valori di carico  nella media, con conseguente incremento dell’incidenza degli alettoni (freccia rossa). Nello specifico l’ala posteriore è sotto la lente d’ingrandimento dopo le flessioni apparse in video nel corso dell’ultimo GP. L’ala si fletterebbe in maniera evidente dal lato interno della curva, facendo guadagnare circa 2 Km/h in curva, un valore davvero consistente se sommato all’intero circuito. Va da se che questa soluzione è portata avanti anche dagli altri team, ma sulla W11 è visivamente più marcata. (Foto: @MercedesAMGF1)

Ferrari

Lo possiamo dire subito: nel box Ferrari non c’è il fantomatico musetto stretto. In Ferrari sono fiduciosi però di aver capito la SF1000. O meglio raddrizzato una vettura nata male: per via della limitata potenza della Power Unit Made in Maranello. Durante il filming day i tecnici del Cavallino hanno provato a ridurre l’angolo di assetto rendendola meno picchiata (con un Rake appena visibile) proprio per ridurre la resistenza aerodinamica. Il tutto, completato da ali scariche, ha permesso a Leclerc di ottenere una buona performance. Va da se che il tracciato di Montmelò è completamente diverso da Silverstone, per questo le incognite sono tante. Considerando il distacco di mezzo secondo al giro a febbraio molto probabilmente in Ferrari partono già in difensiva. Dal punto di vista tecnico c’è il nuovo telaio per Sebastian Vettel, dopo che sulla vettura del tedesco sono emerse delle incongruenze a livello prestazionale. Presenti alettoni da medio carico, ben visibili al posteriore (freccia azzurra). Modifiche anche per quanto riguarda il raffreddamento: obiettivo la maggior estrazione di calore dal cofano motore. Lo sfogo, al termine delle pance, presenta delle dimensioni generose a scapito dell’efficienza aerodinamica (frecce gialla e verde), anche se le derive permettono un’accelerazione dei flussi per estrarre il calore e aiutare il lavoro dell’estrattore. (Foto: @ScuderiaFerrari; @AMuS)

Red Bull

In casa Red Bull il morale sarà sicuramente a mille: il team austro-inglese è stato l’unico a espugnare il panzer team Mercedes. La RB16 a livello telaistico e aerodinamico è efficace quasi quanto la W11, inoltre il motore e Honda è in continua crescita. Unico rammarico è che gli uomini di Milton Keynes devono aspettare un passo falso Mercedes per sperare di conquistare un’altra vittoria. In Spagna la vettura dei bibitari, complice il turnover, si presenta semplicemente con adattamenti per il tracciato Catalano. Vale a dire alettoni da medio alto carico (freccia rossa)per cercare di “schiacciare” sull’asfalto le RB16 anche a discapito della velocità di punta. L’obiettivo è di massimizzare la prestazione nel secondo e, soprattutto, nel terzo settore dove le Red Bull possono esprimere tutto il loro potenziale. (Foto: @redbullracing)

Racing Point

Dopo la parentesi Niko Hulkenberg, in casa Racing Point torna Sergio Perez. La Mercedes rosa si presenta a Barcellona con una configurazione da alto carico: infatti nei box è apparso l’alettone posteriore visto a Budapest(freccia rossa). I tecnici diretti da Andy Green hanno deciso di sacrificare qualche cavallo in più in favore della percorrenza in curva del secondo e terzo settore. È stato proprio a febbraio, al Montmelò, che la RP20 ha sbaragliato la concorrenza con prestazioni eccellenti. Sicuramente sul circuito catalano sono chiamati ad una prova di forza e hanno l’obbligo di massimizzare il risultato. (Foto: @RacingPointF1)

Alfa Romeo Racing

La squadra di Hinwil per Barcellona ha rispolverato una soluzione vista per l’ultima volta proprio a Montmelò. Vale a dire un alettone posteriore da medio carico sostenuto da due piloni, di dimensioni generose, che si collegano al mainplane con dei supporti a collo di cigno (cerchio giallo). Come se non bastasse, il flap mobile del DRS presenta un’incidenza marcata (quasi a 90°) per incrementare il carico sul retrotreno, troppo ballerino sulla C39, e incrementare l’efficienza in caso di utilizzo del DRS (freccia verde). (Foto: @AMuS)

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Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano