La Ferrari conquista la pole position a Singapore, con Leclerc che agguanta la sua nona partenza al palo in stagione e la 18° in carriera. Il monegasco ha ottenuto la pole in una pista in condizioni difficili, umida all'inizio della sessione, battendo Perez e Hamilton. La Ferrari del team mate Sainz si è fermata al quarto posto, dopo una prestazione leggermente in ombra rispetto a quella del compagno di squadra.

 Leclerc dominio su pista umida

Charles Leclerc conquista la seconda pole position di fila sul circuito di Marina Bay. Il monegasco ha realizzato nel suo penultimo giro il tempo che gli ha permesso di ottenere la pole. Nell’ultimo tentativo, invece, ha commesso un errore che non gli ha permesso di migliorare il proprio crono. Il monegasco è così tornato ai box Ferrari, dove ha avuto la conferma della pole dopo che Verstappen ha abortito l’ultimo tentativo.

Al termine della qualifica, Leclerc ha dichiarato: “E’ stato davvero difficile, ho commesso un errore all'ultimo tentativo che pensavo mi sarebbe costato la pole, invece il tempo precedente è stato sufficiente per restare davanti. Sono contento del risultato di oggi, soprattutto considerando il venerdì che abbiamo avuto, in cui abbiamo potuto coprire solamente pochi giri.”

Leclerc ha poi voluto commentare il suo giro che gli ha permesso di ottenere la pole: “E' stato speciale, ogni qualifica sui circuiti cittadini sei al limite, soprattutto con pista umida, perché ci sono parti bagnate in cui perdi il posteriore. Questo è stato un giro piuttosto pulito, è andata bene”.

Sainz si accoda in quarta posizione

Sainz ha terminato la sua qualifica in quarta posizione e a un decimo e mezzo dalla pole position ottenuta da Leclerc. Lo spagnolo della Ferrari ha pagato cari alcuni errori durante il suo giro finale e l'eccessivo consumo delle coperture morbide quando ancora la pista si stava asciugando.

Sainz ha commentato così le sue qualifiche: ”Credo che sia possibile vedere dove ho perso qualcosa nel giro finale. Un decimo e mezzo dalla pole position è veramente poco, ma sono state delle qualifiche tirate. Forse sono riuscito a mettere insieme il giro troppo presto perché la pista si stava asciugando e serviva fare il giro alla fine. La strategia era chiara: montare le slick nella Q3 e poi fare il meglio possibile sul finale. Vediamo domani in gara cosa accade”.

Domani sarà importante, per concretizzare il risultato, studiare una buona strategia e le condizioni variabili del circuito di Singapore, dalla safety car al rischio pioggia.

 Chiara Zaffarano