Dura solo tre curve il Gran Premio del monegasco di casa Ferrari: una manovra azzardata mette fine alla sua gara e cancella la bella qualifica di sabato. Qualifica ottima, gara pessima. Questo il weekend di Charles Leclerc che, cercando di mantenere la sua Ferrari nelle posizioni di testa, pecca d'irruenza e si suicida sportivamente dopo poche centinaia di metri.

Quel pertugio dove non c'è

Leclerc scatta quarto accanto a Max Verstappen. Parte bene il monegasco, ma come lui anche Verstappen e Sergio Perez subito dietro. In curva 3 il ferrarista entra velocissimo ritardando al massimo la staccata e infila Verstappen. Ma c'è anche Perez, lo spazio per tutti e tre non esiste: ne scaturisce un contatto tra Ferrari e Racing Point, che coinvolge anche la Red Bull di Verstappen, il quale termina la gara contro le barriere assieme a Leclerc. Riesce a ripartire invece Perez, che meritatamente vincerà la gara. Brutta "asinata" di Leclerc, che vanifica un'ottima qualifica e una gara che poteva regalare qualche soddisfazione viste le peripezie della Mercedes.

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Vettel non pervenuto

Il weekend di Sebastian Vettel difficile era e difficile è rimasto. Viziato dai testacoda in qualifica e da un pit stop imperfetto, la sua gara è difficilissima e lo vede lottare nelle retrovie fuori dai punti. Chiude dodicesimo senza acuti. Ormai quello di Sebastian è un calvario che è giunto quasi alla fine. Ma la misura del pilota e la sua statura umana impongono un qualche genere di resurrezione - glielo auguriamo - nella sua prossima avventura. Una gara che si chiude per le Rosse a zero punti: non la prima dell'anno, ma che lascia l'amaro in bocca per la bella qualifica di Charles.

Motorizzati Ferrari non bene

Non aiuta il morale dei tifosi Ferrari esaminare la classifica della gara. Degli ultimi sei classificati, ben cinque di loro sono motorizzati Ferrari. Un dato da far tremar le vene e i polsi, che non può che far - con amarezza - guardare al finale di stagione come una liberazione. L'obiettivo del terzo posto in classifica costruttori, già difficile in teoria, si rivela impossibile nella pratica. Oggi lo zero Ferrari brucia, ma l'eco del pieno della Racing Point è invece ancora più forte: con un finale di stagione in crescendo ha saputo approfittare di ogni piccola occasione capitatale dinanzi. Il contrario della Rossa, rimasta ferma nello sviluppo. Così come in pista.

Stefano De Nicolo'