Seconda vittoria consecutiva per Lewis Hamilton, che ha dominato il Gran Premio del Qatar partendo dalla prima posizione in griglia. Un GP pieno di colpi di scena, che ha vissuto un finale thriller dovuto ad una serie di forature che hanno portato diversi detriti e una VSC in pista. Seconda posizione per Max Verstappen, risalito dalla settima, mentre terzo ha chiuso uno splendido Fernando Alonso.

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Lewis dall’inizio alla fine

Per quanto riguarda la vittoria, non c’è mai stata discussione. Hamilton è partito forte, chiudendo le porte a Gasly e Alonso alle sue spalle, e alla fine del primo giro aveva già due secondi di margine. Nonostante il dominio totale, la sua corsa non è stata certo tranquilla, con la ricerca spasmodica del giro veloce per strappare almeno un punticino al rivale.

Max Verstappen ha riscattato l’erroraccio di ieri in qualifica con un primo giro assolutamente da urlo, subito a portarsi a ridosso dei primi. In seguito, sbrigate le pratiche (per lui) Gasly e Alonso, Hamilton era già troppo distante, e Max ha potuto solo lottare per ottenere il giro più veloce e strappare al rivale un punticino che potrebbe essere decisivo alla fine dell’anno. Alla fine, l’1:23.196 registrato nel finale grazie alle gomme rosse gli ha portato questo risultato. Ora, però, occorre che Red Bull torni ai livelli pre-Interlagos per giocarsi fino in fondo le proprie chances di Mondiale.

Terzo ha chiuso quello che è stato l’eroe di giornata: Fernando Alonso. Lo spagnolo ha portato la sua Alpine sul podio dopo 7 anni, offrendo una prestazione di assoluto livello. Nelle lotte con Gasly, Norris e Perez sul finale ha mostrato tutto il proprio talento, mai sopito nonostante i risultati non incoraggianti degli anni passati. Bella giornata per tutto il team, grazie anche al quinto posto di Esteban Ocon; complimenti ai ragazzi di Davide Brivio.

Ferrari nelle retrovie, Bottas ritirato mai in lotta

Entrambi i Ferrari hanno chiuso in top ten, dietro ad un sorprendente Lance Stroll. Sainz settimo ha condotto una gara attenta, anche se partendo quinto poteva forse ambire a qualcosa in più. L’ottava posizione di Leclerc, invece, è figlia di una bella rimonta, maturata in seguito al grande lavoro dei meccanici Ferrari in grado di sostituire il telaio della sua Rossa ieri senza sforare il coprifuoco.

Giornata sfortunata invece per Valtteri Bottas, che comunque se l’era già complicata da solo in partenza. Il finlandese prima ha patito una foratura, poi è stato costretto al ritiro a sei giri dalla fine; questo ha aperto la strada a Perez (quarto), e aiutato il lavoro della Red Bull, ora a solo cinque punti in classifica Costruttori.

Due gare al termine, solo otto punti a dividere i due contender. Hamilton e la Mercedes sembrano essere più in palla rispetto ai rivali della Red Bull, ma ormai ci siamo abituati ai colpi di scena. Da sottolineare i tanti duelli e sorpassi che abbiamo visto, su una pista che almeno sulla carta non avrebbe dovuto favorire questo tipo di situazioni.

Peccato solo per le forature viste soprattutto nel finale; molto probabilmente la colpa è stata dei cordoli troppo alti, ma la Pirelli dovrà analizzare approfonditamente quello che è successo per dare risposte ai team.

Pos     Nr      Pilota 	         Team 	        Tempo/Gap
1	44	L. Hamilton	Mercedes	1:24'28"471	
2	33	M. Verstappen	Red Bull	+ 24"743	
3	14	F. Alonso	Alpine   	+ 59"457	
4	11	S. Perez	Red Bull	+ 62"306	
5	31	E. Ocon 	Alpine  	+ 80"570	
6	18	L. Stroll	Aston Martin	+ 81"274	
7	55	C. Sainz	Ferrari 	+ 81"911	
8	16	C. Leclerc	Ferrari 	+ 83"126	
9	4	L. Norris	McLaren 	+ 1 giro	
10	5	S. Vettel	Aston Martin	+ 1 giro	
11	10	P. Gasly	AlphaTauri	+ 1 giro	
12	3	D. Ricciardo	McLaren 	+ 1 giro	
13	22	Y. Tsunoda	AlphaTauri	+ 1 giro	
14	7	K. Raikkonen	Alfa Romeo	+ 1 giro	
15	99	A. Giovinazi	Alfa Romeo	+ 1 giro	
16	47	M. Schumacher	Haas    	+ 1 giro	
17	63	G. Russell	Williams	+ 2 giri	
18	9	N. Mazepin	Haas    	+ 2 giri	
19	6	N. Latifi	Williams	-
20	77	V. Bottas	Mercedes	-
 

Nicola Saglia