Lewis Hamilton vince il GP di Portogallo a Portimao, siglando la sua vittoria numero 92. Michael Schumacher una volta ha dichiarato che "i record sono fatti per essere battuti" ed oggi è arrivato il sorpasso dell'inglese nella classifica delle gare vinte.

Vittoria come al Mugello

Hamilton si assicura la vittoria in una gara poco lineare, dove meteo e gestione delle gomme hanno giocato il ruolo di fattori chiave. Lewis propone lo stesso programma che abbiamo visto al Mugello: approccio analitico in prova, zampata in qualifica ed approccio clinico alla gara.

Una volta "archiviati" Sainz e Bottas, Hamilton ha preso la prima posizione, gestendo bene le coperture. A quel punto Lewis detta il passo sulla concorrenza che, a cominciare dal suo compagno di squadra, semplicemente non ha gli strumenti per stare al suo passo.

Record di vittorie

L'inglese vince per la novantaduesima volta, superando Michael Schumacher nell'albo d'oro dei piloti più vincenti e lanciandosi verso la tripla cifra nel numero di vittorie.

Dopo quattordici anni il record di vittorie di Schumi viene ritoccato al rialzo da Lewis: già nei giorni dell'aggancio si era parlato molto di una comparazione tra i due, ma, come abbiamo avuto modo di dire, non si possono paragonare piloti di epoche differenti.

Se proprio dobbiamo parlare di un confronto tra i due, potremmo dire che Lewis ha imparato alla perfezione la lezione impartita dal tedesco, riproponendola nel contesto della Formula 1 dell'ultimo decennio, cosa per niente facile.

La domanda che ci potremmo porre ora è la seguente: il meglio deve ancora arrivare? A che punto siamo della parabola sportiva? Se Hamilton e la Mercedes dovessero continuare su questo binario, probabilmente numeri in tripla cifra e un sorpasso nel numero dei Mondiali vinti sono alla portata.

Vedremo cosa succederà, perché, ad oggi, l'inglese non ha ancora rinnovato con la Mercedes (per quanto un'alternativa sia virtualmente inesistente) e vedremo quale sarà il panorama tecnico del 2022.

Bottas "demolito"

Dall'altra parte del box, Valtteri Bottas conquista il secondo posto, ma arriva a più di 25 secondi dal leader. Valtteri ha cercato di sfruttare il caos iniziale dovuto alla pista umida, ma una volta che le vetture sono entrate in regime di utilizzazione ottimale, Hamilton ha preso il largo.

In una gara senza safety-car e con la filosofia di gestione "al risparmio", prendere il distacco rimediato da Bottas significa essere stato consistentemente più lento. La differenza tra i due risiede fondamentalmente nel fatto che Valtteri non è Lewis e la Mercedes lo sa: infatti, per quanto Bottas abbia richiesto un trattamento diverso nella strategia delle gomme, gli uomini di Toto Wolff hanno risposto picche.

Alla bandiera a scacchi Lewis, con il GPV, guadagna 8 punti sul compagno di squadra e fa un ulteriore passo avanti verso il settimo Mondiale. E dire che l'inglese, da qui a fine campionato, avrebbe potuto gestire la situazione lasciando l'incombenza a Bottas di cercare le vittorie. Portimao ha dimostrato una storia differente e, del resto, Valtteri non è Lewis.

Luca Colombo