Le aspettative alla vigilia del GP d’Olanda di F1 non erano di certo alte per la Scuderia Ferrari, ma sicuramente ci si aspettava qualcosa di più oggi del quinto e del settimo posto conquistato rispettivamente da Leclerc e Sainz a Zandvoort.

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UN COPIONE GIA' VISTO

Dopo l’ottimo venerdì in cui entrambe le Ferrari avevano ritrovato la competitività andandosi addirittura a piazzare davanti a tutti nelle FP2, il sabato e la domenica abbiamo assistito ad un copione già visto. La Ferrari si conferma terza forza è vero, ma diventa sempre più difficile accontentarsi di essere sempre a ridosso della top 5 e trascorrere le gare nell'anonimato.

Niente da dire contro i piloti che ovviamente che la mettono tutta per andare oltre i limiti di una monoposto che fatica quasi dappertutto. L’exploit del venerdì ci aveva fatto sperare in qualcosa di diverso come visto a Monaco, in cui la SF21 ha dimostrato di sapersi adattare bene alle curve strette con poca percorrenza, ma oggi purtroppo nelle sopraelevate di Zandvoort la Rossa ha di nuovo deluso con Leclerc che è stato addirittura doppiato.

LA GRINTA NON BASTA

Non è bastata nemmeno l’ottima partenza di Leclerc per migliorare quella quinta posizione, in quanto oggi Gasly si è dimostrato un osso più duro del previsto. Il francese non si è di certo fatto intimorire dalla Ferrari ed ha costretto Leclerc a rinunciare all’attacco nelle prime fasi di gara. Da li in poi non c’e stato più niente da fare per la Rossa e nemmeno con una strategia alternativa si è riusciti a sopravanzare l’Alpha Tauri. Si è tentato infatti di allungare lo stint di Leclerc per montare le Hard ma il crollo di Gasly che aveva scelto invece le Medium non è arrivato. 

E’ anche vero che la Ferrari oggi è stata davanti a tutte le Scuderie di centro gruppo ed ai rivali della McLaren ma non ci si può sempre accontentare del quinto posto e del terzo nel Mondiale. A Maranello dovrebbero porsi qualche domanda sul lavoro svolto finora anche considerando che Sergio Perez che era partito dalla pit-lane è riuscito ad arrivare ottavo proprio alle spalle di Sainz.

E pure lo spagnolo oggi è sembrato sottotono forse per le voci di mercato che lo riguardano, dovendosi accontentare di rimanere alle spalle del compagno di squadra per tutta la gara, salvo poi essere addirittura beffato da Alonso nei giri finali per la sesta posizione. Lo spagnolo non ha mai avuto il passo per lottare ma anzi è sembrato parecchio in difficoltà con la monoposto oggi. Che l'ombra di Mick Schumacher abbia insinuato qualche dubbio in Carlos Sainz?

LE DICHIARAZIONI DI LECLERC

Al termine della gara Leclerc ha dichiarato: “Era impossibile prendere Gasly. Abbiamo provato a fare qualche giro in più sulle soft per avere un vantaggio a fine gara, ma non ci aspettavamo che sarebbe riuscito a far durare le medie così tanto. Abbiamo montato le hard e ci abbiamo provato, ma non ce l’abbiamo fatta. Forse avrei potuto avere una opportunità di sorpasso in partenza, ma mi sono trovato la strada bloccata e non ho voluto prendere rischi. Oggi dovevamo pensare a guadagnare punti sulla McLaren e ci siamo riusciti. Questo è l’aspetto positivo”.

Interrogato sul passo gara della Ferrari al GP d’Olanda il monegasco ha risposto con un cauto ottimismo: “Il passo era buono e non ci aspettavamo di avere un ritmo migliore rispetto a tutte le altre monoposto del gruppo di metà classifica. Ieri purtroppo non sono riuscito a mettere tutto insieme ed è stata solo colpa mia, ma oggi sono davvero contento della mia gara nonostante il quinto posto”.

Come a dire che più di cosi oggi era difficile fare. I limiti della SF21 sei sono palesati anche nel tracciato olandese di Zandvoort e la consapevolezza che l’aggiornamento della Power Unit arriverà soltanto in Turchia di certo non ci fa ben sperare per Monza, circuito in cui i cavalli contano eccome.

Julian D’Agata