Dal nostro inviato - Il lungo week-end nel Principato di Monaco si è aperto con il miglior tempo siglato da Lewis Hamilton nella prima sessione di prove libere. Il campione del mondo in carica ha ottenuto il crono di 1:12.106, precedendo per soli 59 millesimi la Red Bull di Max Verstappen, particolarmente a proprio agio sulle stradine monegasche.

Dopo il successo colto lo scorso anno da Daniel Ricciardo, per la scuderia di Milton Keynes quella di Montecarlo potrebbe essere una delle poche occasioni per tentare d'insidiare il predominio del team di Brackley, autore sin qui di cinque doppiette su altrettante gare disputate. In ogni caso, la Mercedes ha confermato il proprio eccellente stato di forma, piazzando Valtteri Bottas al terzo posto con un distacco di soli 72 millesimi dal leader.

Se la lotta tra questi tre protagonisti appare particolarmente serrata ed equilibrata, alla contesa non ha per il momento preso parte la Ferrari, preoccupata dal fatto che le caratteristiche del circuito monegasco possano mettere in difficoltà la SF90. Ed in effetti, almeno a giudicare dai primi riscontri cronometrici, le Rosse sembrerebbero essere un passo indietro rispetto ai diretti rivali: Leclerc si è piazzato al quarto posto con un gap di 0"361 dalla vetta, mentre Vettel non è andato oltre il quinto tempo rimediando ben sette decimi da Hamilton.

Pierre Gasly con la seconda Red Bull ha chiuso il gruppetto dei big rimediando però un distacco colossale dal compagno di squadra (oltre 1"), mentre tra gli "altri" a svettare è stato Nico Hulkenberg con la Renault, il quale ha preceduto Magnussen, Raikkonen e Grosjean. Il vincitore dell'edizione 2019 Daniel Ricciardo ha chiuso immediatamente alle spalle della top-ten, davanti al nostro Antonio Giovinazzi il quale si è ben comportato alla sua prima uscita in Formula 1 sull'insidioso tracciato monegasco. Per una volta, a chiudere lo "schieramento" non sono state le due Williams, bensì la Racing Point di Stroll e la McLaren di Sainz, quest'ultimo alle prese con noie tecniche che gli hanno consentito di percorrere soltanto tre giri.

Come prevedibile, sono stati numerosi i "lunghi" verificatisi soprattutto alla Sainte Devote e al Mirabeau: da segnalare anche un testacoda di Kubica (il quale ha toccato leggermente le barriere in uscita dal Casino) ed il grosso rischio corso da Gasly alle Piscine, con il francese che per fortuna è riuscito a controllare in extremis la propria Red Bull. Alle 15 il via alla seconda sessione, con il cielo coperto che minaccia pioggia per il resto del week-end.

Da Montecarlo - Marco Privitera