È stato un gran premio ricco di emozioni quello da poco concluso a Monaco. Tanti gli incidenti, tanti i colpi di scena, uno solo il risultato: Hamilton torna alla vittoria, la prima di questa stagione.

Una gara strepitosa quella di Lewis Hamilton: l'inglese della Mercedes ha costruito un trionfo leggendario. Grazie ad una gestione fenomenale della gomma da bagnato nella prima parte di gara Lewis ha posto le basi per la sua quarantaquattresima vittoria in carriera. Ricapitoliamo l'impresa dell'inglese: la corsa, partita sotto regime di safety car e pista bagnata, ha visto Nico Rosberg, oggi in una forma improponibile, fare da tappo al compagno di squadra, permettendo così a Ricciardo di scappare via. Una volta sopravanzato il compagno di scuderia, Hamilton ha iniziato il suo capolavoro di gestione, portando le gomme da bagnato estremo per 31 giri su una pista che andava via via asciugandosi.

La vera svolta però, per Hamilton e per tutto il destino della cosa, è arrivata al giro 33. Daniel Ricciardo, in quel momento tornato al comando della corsa dopo la sosta di Hamilton, viene richiamato ai box per montare le gomme da asciutto. Ma è qui che accade l'inaspettato: le gomme non ci sono! Gia, perchè i meccanici smontano le quattro ruote dalla RB-12 ma, al momento di rimontare il nuovo treno, gli pneumatici sono ancora all'interno del garage. L'immagine della Red Bull, inesorabilmente abbandonata a se stessa, è la chiave di volta della corsa. Hamilton transita sul traguardo ed in uscita dai box sorpassa Ricciardo per poi andare a vincere la corsa.

Un'ottima gara è stata quella condotta dalla Force India di Sergio Perez. Il messicano chiude a podio per la prima volta in stagione. Il merito va anche al suo muretto che è riuscito a rimetterlo in pista davanti alla Ferrari di Vettel.

Ecco, la Ferrari di Vettel. Il ferrarista ha perso il podio nei primi giri della corsa, quando montando le gomme intermedie è uscito alle spalle di Felipe Massa. Il brasiliano ha giocato un ruolo fondamentale nel destino della corsa di Sebastian. Lo stesso Vettel ha dichiarato alla stampa di aver perso 15 secondi alle spalle di Felipe, secondi che gli avrebbero permesso di lottare con il duo di testa per la vittoria.

Male, anzi malissimo gli altri piloti delle scuderie di testa. Nico Rosberg, leader del mondiale, chiude la gara al settimo posto rischiando di venire anche doppiato da Lewis Hamilton. Il tedesco della Mercedes oggi non è mai riuscito a trovare il ritmo. Fin dalle prime battute è parso in difficoltà perdendo 3 secondi al giro da Ricciardo. È durata solamente 11 giri invece la gara di Kimi Raikkonen. Il finlandese della Ferrari è arrivato lungo al tornante del Fairmont Hotel toccando il muro. L'impatto ha danneggiato la sua ala anteriore non consentendogli di rientrare ai box.

Un altro grande deluso è Max Verstappen. Il baby fenomeno di casa Red Bull oggi ha vissuto il peggior week-end dal suo approdo in F1, incappando in incidenti praticamente ogni volta che è sceso in pista. Ieri in qualifica un errore alla chicane delle Piscine lo ha costretto a partire dalla pit-lane. Oggi un errore di inesperienza lo ha portato ad un bloccaggio con conseguente perdita della monoposto e botto alla curva Massenet, la sinistra veloce prima del Casinò. Un weekend da dimenticare in fretta per lui, ma soprattutto per una Red Bull che oggi può soltanto mangiarsi le mani.

Questa è la classifica che si è delineata dopo la corsa:

Alessandro Gazzoni