Il Circus della F1 arriva in America per il primo appuntamento dei tre in programma sul suolo americano: nella nostra analisi tecnica andiamo a scoprire cosa propone la gara di Miami.

La F1 corre per la seconda volta a Miami, su un tracciato cittadino di recente concezione, con la "doppia anima" di zone che privilegiano la velocità di punti e settori più tortuosi. L'assetto dovrà fornire monoposto precise negli inserimenti, indicativamente nella prima parte, e capaci di sfruttare la trazione, soprattutto nell'ultimo settore. Ricordiamo che le monoposto ad effetto suolo hanno una marcata tendenza a manifestare sottosterzo, dunque il bilanciamento diventerà un rompicapo per piloti e tecnici.

Caldo

Vale la pena notare che nel calderone bisogna tenere conto delle temperature piuttosto elevate, che andranno a determinare il comportamento delle gomme C2, C3 e C4 portate da Pirelli. Tra l'altro la superficie stradale ha subito una riasfaltatura, il che potrebbe comportare delle previsioni da rivedere da parte della Casa milanese per i consigli sull'impiego delle coperture. In ogni caso il caldo farà da padrone ed ecco che sulle monoposto arrivano dei vistosi sfiati a saracinesca, come sull'Aston Martin.

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Lo scambio termico gioca sempre un ruolo importante, non solo per gli organi interni della monoposto, ma anche per l'aerodinamica dove avviene lo "sfiato" dell'aria calda. Queste zone di scambio termico trovano giocoforza posizionamento in un'area piuttosto delicata per i flussi aerodinamici, ovvero la zona delle pance.

Aggiornamenti

La maggior parte delle scuderie ha deciso di portare il primo pacchetto corposo di aggiornamenti tecnici per le gare europee, a partire da Imola. In Ferrari, tuttavia, hanno portato delle novità sul fondo, che mostra una differente curvatura del profilo (visto lateralmente) nella zona del tirante davanti alle ruote posteriori. Con questa modifica, la scuderia di Maranello ha anche introdotto un diffusore rivisto e un imbocco anteriore di foggia differente. Chiaramente l'intento rimane quello di sigillare meglio l'aria che passa nel sottoscocca, aumentando l'efficienza globale della vettura.

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Anche in casa Haas arriva un aggiornamento del fondo, che gioca una buona parte del programma di sviluppo della monoposto. La scuderia americana presenta aggiornamenti anche sull'anteriore Come abbiamo avuto modo di imparare fino ad ora, Red Bull rimane favorita. La scuderia di Milton Keynes pare non avere sfruttato nella propria pienezza il potenziale degli aggiornamenti portati a Baku. Vedremo cosa succederà a Miami. Per quanto riguarda AlphaTauri, scuderia "sorella" del brand della bibita, notiamo una nuova linea per l'ala anteriore e una curiosa evoluzione sulla forma aerodinamica degli specchietti retrovisori.

Luca Colombo

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