Teoricamente il 2021 rappresenta un anno di transizione tecnica, con le scuderie impegnate nell'ottimizzazione dei pacchetti tecnici della stagione in corso e nella definizione del progetto per la prossima: il GP di Gran Bretagna, almeno per qualcuno, non conferma questo trend. AMG Mercedes, infatti, pare digerire molto male la condizione tecnica attuale che non la vede primeggiare: per questo motivo, nel GP sotto casa, porta un aggiornamento sostanziale della propria vettura, che varrebbe la pena chiedersi quanto fosse pianificato nei programmi originali della scuderia.

Velocità, curvoni e giocare in casa

Il GP a Silverstone privilegia le alte velocità di percorrenza in curva. Come ormai abbiamo imparato per questa tipologia di tracciati, le strade da seguire sono sostanzialmente due. Con la prima si fa affidamento al carico generato dal corpo vettura e si scaricano le ali, così da promuovere una minore resistenza all'avanzamento. Con la seconda si caricano le ali, cercando deportanza extra, che può fare comodo anche nella gestione della gomma. Alpine, ad esempio, segue la prima strada, mentre Ferrari la seconda. A riprova di quanto detto, nel tweet riportato qui sotto, notiamo quanto sia spaziosa la luce nel complesso aerodinamico posteriore dell'Alpine.

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Silverstone rappresenta il GP di casa delle scuderie a base britannica (praticamente tutte, escluse Ferrari ed Alpha Tauri). Questi team hanno i quartieri generali nelle vicinanze dell'impianto: da un punto di vista logistico potremmo aspettarci componenti nuovi o di ricambio "a pioggia". In realtà, l'organizzazione odierna della Formula 1 fa sì che questi eventi siano sempre più rari.

Vale la pena notare che Pirelli ha portato le gomme più dure della scala. Per quanto riguarda le pressioni minime i valori segnalati sono 25.0 psi all'anteriore e 23.0 psi al posteriore. Per il camber, all'anteriore -2.75° e al posteriore -1.5°.

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Evoluzione Mercedes

Come evidenziato in apertura dell'analisi tecnica di questo GP di Gran Bretagna, AMG Mercedes ha provato a dare uno strappo tecnico sulla W12. La monoposto, almeno nella parte di campionato fino ad oggi percorsa, pare segnare il passo rispetto alla RB16B di casa Red Bull.

A Brackley hanno modificato in maniera sostanziale la parte centrale della monoposto. L'obiettivo della Mercedes è quello di "estrarre" più carico aerodinamico dal fondo vettura, senza andare ad inficiare l'efficienza aerodinamica impiegando ali più cariche.

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Facile a dirsi, molto difficile a farsi. Con le novità introdotte nella zona del bargeboard e del fondo illustrate nei tweet allegati, Mercedes cerca di mantenere energizzato e sotto controllo il vortice laterale generato dalla monoposto, facendo sì che non ci siano distacchi di vena fluida o "perdite" se non nella zona finale del fondo.

Nella realizzazione pratica si notano molti elementi sul percorso dell'aria attorno alla monoposto. Questi dovrebbero canalizzare e gestire correttamente il flusso e il loro posizionamento, molto complicato, è frutto di un delicato calcolo di equilibrio.

In or out

Durante le prime prove, Mercedes ha utilizzato due configurazioni al posteriore, genericamente in modalità "più scarica". Hamilton ha girato più scarico, con l'impiego di deck wing, mentre Bottas ha seguito una strada opposta.

Il proseguimento del fine settimana ci dirà quanto le novità introdotte funzioneranno e si amalgameranno con le configurazioni di ala impiegate. AMG Mercedes, da un certo punto di vista, si trova per la prima volta davanti ad una situazione tecnica da "in or out", quindi chiaramente a Brackley si aspettano determinati risultati.

Dal canto suo Red Bull non è stata a guardare, con l'introduzione di un fondo leggermente rielaborato rispetto a quanto visto fino ad ora. Ovviamente rispetto ai rivali di Brackley l'aggiornamento non ha i caratteri di sostanzialità. Del resto il progetto di Milton Keynes sta primeggiando in campionato.

Luca Colombo

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