La supremazia della W08, messa in discussione dalle prestazioni Ferrari negli ultimi week end di gara, è stata riconfermata in Giappone, dove il cronometro recita una parte inattaccabile: la Mercedes oggi era una macchina troppo veloce per chiunque e la 71esima Pole position di Lewis Hamilton (85esima per la scuderia) è li a dimostrarlo. Senza la sostituzione del cambio sulla vettura di Valtteri Bottas domani avremmo avuto un altra prima fila argentata, però con i se e con i ma non si scrive la storia, dunque dalla seconda casella partirà Sebastian Vettel, chiamato ad una sfida impegnativa, ma non impossibile; il passo gara della Ferrari pare molto vicino a quello della monoposto di Hamilton.

Ma Hamilton oggi è l'indiscusso protagonista, perché in un giorno, anzi in un giro, ha fatto segnare due record che non possono essere ignorati. Il primo, ormai consueto per queste vetture 2017, è stato il record della pista. Record che resisteva da 11 anni, quando Schumacher durante la sua ultima stagione in Ferrari blocco il cronometro sul tempo di 1'28"954. Tempo limato, ma forse è meglio dire scalpellato, di 1'6 secondi, da Hamilton. L'inglese, inoltre, con la Pole position di oggi ha completato il suo personale "Risiko" di pole in F1. La pista di Suzuka era infatti l'unico tracciato, attualmente in calendario, sul quale "the hammer" ancora non era riuscito a partire al palo. Nel 2007 e nel 2008 le Pole position in McLaren arrivarono si in Giappone, ma allora l'appuntamento nipponico del campionato mondiale si svolgeva al Fuji international Speedway.

"Dopo 10 anni sono finalmente riuscito a conquistare la pole a Suzuka. Posso dire che il decimo tentativo è stato quello fortunato. E' stata una sessione fantastica, non se chi guarda riesce a comprendere, ma il modo in cui il team riesce a trovare il timing perfetto per farti scendere in pista per non trovare traffico, la preparazione dei meccanici, tutto deve funzionare alla perfezione ed il team deve lavorare su ogni minimo dettaglio. Oggi tutto ha funzionato alla grande".

Oggi sono parse fondamentali le mescole portare a Suzuka da Pirelli. Durante tutto questo 2017 si è capito come le gomme recitino una parte fondamentale per il destino di ogni gara, ed in ogni gara esse possono comportarsi in maniera totalmente differente. Tanto che la stessa mescola in Malesia ha fatto dubitare gli ingegneri Mercedes dei propri pacchetti di sviluppo, salvo rovesciare completamente le carte in tavola solo sette giorni dopo permettendo alla vettura di Brackley, con gli stessi aggiornamenti aerodinamici di Sepang, di trovare una finestra di utilizzo delle gomme, la quale ha permesso di rendere la W08 un missile terra aria nel tracciato a "8" nipponico.

“E’ la stessa macchina che avevamo in Malesia – ha commentato Toto Wolff – ma a Sepang non siamo riusciti ad entrare nella finestra di funzionamento degli pneumatici, e abbiamo sofferto anche rispetto alla Red Bull, che oggi in qualifica è ad un secondo da noi".

"La W08 ha funzionato al meglio, sfruttando la combinazione di asfalto, conformazione della pista e temperature, tutte variabili per noi favorevoli. Le oscillazioni di prestazioni che abbiamo visto durante tutta la stagione dimostrano che quanto complesso sia il lavoro che devono affrontare tutte le squadre, e quanto influiscano delle piccole variabili sul risultato finale”.

Alessandro Gazzoni