Storico successo di Nico Rosberg nella prima edizione del Gran Premio d’Europa sul nuovo tracciato cittadino di Baku in Azerbaigian. Bene ma lontane le Ferrari di Vettel (2°) e Raikkonen (4°), grandissimo Sergio Perez terzo con la Force India. Hamilton soltanto quinto dopo qualche problema di settaggio elettronico. Male le Red Bull che non riescono ad andare oltre il settimo e ottavo posto finale con Verstappen e Ricciardo. In classifica Rosberg torna ad allungare, in attesa del prossimo appuntamento tra due settimane in Austria.

La gara

In partenza Rosberg tappa subito i buchi ed impedisce a Ricciardo di prendersi la testa della gara, mentre le Ferrari mantengono egregiamente le loro posizioni ed Hamilton non prende rischi mantenendo la sua decima piazza nella pancia del gruppo. Qualche contatto in coda al gruppo ma niente di particolare rispetto alla partenza vista ieri nella prima gara della GP2. 

Al secondo giro Rosberg tenta già la fuga, inseguito vanamente da Daniel Ricciardo che deve guardarsi dall’arrivo della Ferrari di Sebastian Vettel, con Raikkonen dietro alla Rossa gemella. Hamilton si libera di Kvyat e passa in nona posizione dando il là al suo tentativo di rimonta. Il campione del mondo partiva con gomme diverse da quelle spiattellate nel Q2. La lotta per la vittoria sostanzialmente si chiude qui. Pochi giri compiuti ed abbiamo già il primo ritiro: è la Toro Rosso di Daniil Kvyat che rientra mestamente ai box. Gara finita per il russo dopo appena 4 giri. Rosberg senza l’ingombrante presenza di Hamilton è libero di fare la sua gara ed imporre un ritmo forsennato, mentre Vettel si sbarazza di Ricciardo sul lungo rettilineo e si piazza in seconda posizione, piazzamento che manterrà per tutta la gara tranne che dopo il pit stop, quando cede la posizione a Raikkonen.

A sorpresa al 6° giro arriva il primo pit stop: Daniel Ricciardo rientra ai box per montare le soft e rientra in pista in ottava posizione lasciando la terza a Raikkonen, con Perez quarto ed Hamilton che è risalito fino alla quinta posizione. Due giri dopo Raikkonen effettua il suo primo ed unico pit stop ma rientra alle spalle di Ricciardo. Sulle spalle di Raikkonen arriva una bella mazzata: 5” di penalità per aver toccato la linea di ingresso box quando era in scia a Ricciardo che rientrava in pit lane. Cominciano anche i primi problemi per Hamilton che avvisa il team di avvertire vibrazioni ai freni, frutto di una frenata troppo violenta in curva 7. Come prevedibile, si vedono tanti sorpassi soprattutto sul lungo rettilineo grazie a scia e DRS aperto in fase di sorpasso. Va ai box anche Sebastian Vettel per montare le soft, seguito un giro dopo da Nico Rosberg. Il tedesco della Ferrari rientra alle spalle di Raikkonen, mentre il connazionale della Mercedes rientra saldamente in testa e può gestire tranquillamente il ritmo gara. Strana strategia Red Bull che richiama ancora Ricciardo ai box per montare le medium. L’italo-australiano ritorna in pista in tredicesima posizione e deve ricostruire la sua gara.

Rosberg intanto continua a volare con 19 secondi di vantaggio su Raikkonen, secondo grazie al pit stop di Vettel. Il finlandese per ordine di scuderia lascia strada al compagno per la seconda posizione. Problemi quasi in simultanea per le due Mercedes: Hamilton si lamenta via radio di guai alla batteria e prova a resettare tutto chiamando il team via radio, ma per via del nuovo regolamento gli ingegneri non gli possono dire cosa fare. Anche Rosberg gira piano, forse anche per lui qualche difetto alla batteria. Nico però riesce a resettare e riprende a girare su tempi velocissimi. Ritiro per Carlos Sainz per problemi alla sospensione anteriore sinistra: giornata nera per la Toro Rosso. Sfida interna in casa McLaren Honda, con Button che svernicia Alonso rubandogli la posizione. Poco dopo, team radio eloquente di Fernando che avvisa di stare perdendo potenza: problemi anche per lui. Fernando viene passato anche da Grosjean e Nasr precipitando in quindicesima posizione. Prima di lui si ritira anche Pascal Wehrlein che stava facendo una buona gara:  problemi ai freni per la Manor del tedesco. 

Mentre Hamilton fa segnare il giro più veloce della gara nonostante i problemi, Alonso parcheggia la sua McLaren nel box per problemi al cambio. Rosberg veleggia solitario verso la quinta vittoria stagionale, con Vettel secondo staccato di quasi 18 secondi. Raikkonen sembra tranquillo in terza posizione, ma ha Perez alle calcagna e quei 5” di penalità post gara. La strategia stranissima delle Red Bull di montare il set di medie sta dando i suoi frutti: Ricciardo e Verstappen stanno compiendo una bella rimonta. Daniel è alle prese con Hulkenberg mentre Max punzecchia Massa per la zona punti. Verstappen riesce a passare Massa, mentre Ricciardo è sempre più incollato a Nico Hulkenberg. Daniel riesce a passare il pilota Force India sul lungo rettilineo sfilandogli la settima posizione, manovra che riuscirà anche a Verstappen prendendosi l’ottava. 

Ultimo attacco degno di nota sul finale di gara è quello di Perez, già terzo per via della penalità di Raikkonen, che infila il finlandese prendendosi il podio “sul campo”.

Alla bandiera a scacchi dell’ultimo giro passa per primo Nico Rosberg davanti a Sebastian Vettel e Sergio Perez. Raikkonen chiude quarto davanti ad Hamilton, Bottas, Ricciardo, Verstappen, Hulkenberg e Massa.

 

Classifica finale GP d'Europa

Marco Pezzoni