Il GP dell’Emilia Romagna di F1 all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola non è stato carente di colpi di scena, soprattutto nelle ultime battute della gara lunga 63 giri: se un mese fa nella tappa di Sochi le penalità e le investigazioni l’avevano fatta da padrone, nella giornata di oggi occorre sottolineare il silenzio da parte degli stewards nei confronti di possibili infrazioni commesse dai piloti.

NESSUNA PENALITA' PER VERSTAPPEN

Primo su tutte il posizionamento di Max Verstappen sulla casella della griglia di partenza. Il pilota olandese nel replay dello start si trovava con le ruote anteriori oltre la linea bianca, situazione decisamente borderline e degna di essere notata dalla direzione di gara. Tuttavia, il fatto non è finito sotto la lente di ingrandimento degli stewards, lasciando il pilota Red Bull impunito.

La questione del posizionamento sullo slot della griglia è stata oggetto di dibattito in passato, partendo da Felipe Massa in Belgio nel 2010. Il brasiliano si posizionò un metro oltre la linea bianca, guadagnando un chiaro vantaggio alla partenza. Nonostante ciò, il suo errore non gli costò alcuna penalità.

Stesso destino per Sebastian Vettel 7 anni dopo in Cina schierato fuori dallo slot per cercare una fetta di asfalto meno umida ed evitare la vernice delle linee, piuttosto scivolosa in condizioni intermedie. Il tedesco è stato graziato dagli stewards, nonostante le sue azioni siano finite nel mirino della direzione di gara.

Il fatto è stato oggetto di discussione anche nel corso del briefing in Bahrain, dal quale è emerso che secondo Alonso, Hamilton e Massa il pilota della Ferrari avrebbe meritato una penalità. Maggiore costanza nel giudicare un’infrazione di questo genere è giunta negli anni grazie al dibattito del 2017.

UN APPROCCIO DIVERSO

Tra le conferme di un approccio più sistematico allo scorretto posizionamento in griglia troviamo il drive through inflitto a Kevin Magnussen al GP d’Austria 2019, con il muso della Haas del pilota danese posizionato ben oltre la linea gialla.

Fast-forward nel tempo, quest’anno Kimi Raikkonen in Ungheria ha ottenuto 5 secondi di penalità per lo stesso errore, così come Lewis Hamilton in Russia. Il sei volte campione del mondo ha infatti ricevuto una doppia penalità, costituita da 5 secondi per una prova di partenza in un punto non designato e uno start illegale derivante dall’errato posizionamento in griglia.

VIRTUAL SAFETY CAR DECISIVA

Ulteriori spunti che stimolano la riflessione su un atteggiamento piuttosto blando da parte degli stewards a Imola riguardano la durata della Virtual Safety Car dopo il ritiro di Esteban Ocon.

La vittoria di Lewis Hamilton ad Imola è senz’altro frutto dell’eccezionale lettura della gara e dello stato degli pneumatici da parte dell’anglo-caraibico, il cui vantaggio dopo la sosta è stato facilitato dalla presenza di una VSC alquanto breve.

L’indugio nel chiamare il regime di Safety Car virtuale nel momento in cui la Renault di Ocon si è fermata a bordo pista non è sfuggito. Un timing perfetto per consentire a Hamilton di effettuare la prima sosta indisturbato. Al termine del pit stop una bandiera verde altrettanto tempestiva ha riavviato la gara, senza dare il margine a Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen e Nicholas Latifi di fermarsi qualora avessero voluto approfittarne.

PROBLEMA TRACK LIMITS

Altro tema caldo del weekend di Imola ma totalmente ignorato nella giornata di oggi sono stati i track limits. Grandi e ingombranti presenze nelle qualifiche, i track limits alla Piratella hanno causato la frustrazione di Kimi Raikkonen, uscito prematuramente al termine del Q1 a causa della cancellazione del suo tempo. Così come le ripetute uscite di pista di Alex Albon e Sebastian Vettel, partito 14° anziché 13° per lo stesso motivo.

Nel corso della gara, invece, i piloti che transitavano con tutte e quattro le ruote al di fuori della linea non sono stati passibili di alcun ammonimento, lasciando quindi precipitare nel dimenticatoio una questione che avrebbe sicuramente rimescolato le carte. L’unica decisione pubblicata dal board dei commissari della FIA riguarda Romain Grosjean, penalizzato di 5 punti per “essere transitato oltre i limiti della pista senza motivo”, con l’aggiunta di un penalty point, il secondo in 12 mesi per il pilota di licenza francese.

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Beatrice Zamuner