In questo luglio di fuoco, la Formula 1 si appresta ad affrontare il Gran Premio di Francia sullo storico tracciato intitolato a Paul Ricard, a Le Castellet. Presenza fissa a partire dal 2018, il tracciato situato nel cuore della Costa Azzurra ci darà ulteriori risposte in merito al vero valore della Ferrari di oggi.

Dal 1991 al 2008 si era corso sulla pista di Magny Cours, più vicina a Parigi, e poi per dieci anni il GP francese era uscito dal calendario del Circus. Spesso modificato, anche in seguito a tragedie come quella di Elio de Angelis che qui perse la vita nel 1986, oggi il Paul Ricard offre un numero di configurazioni molto elevato, che ne fanno un appuntamento fisso per moltissime categorie. Si tratta di un tracciato molto impegnativo sul piano aerodinamico, in cui è fondamentale avere un ottimo carico.

Una delle particolarità del circuito sono le vie di fuga molto ampie, verniciate con strisce abrasive rosse e blu, che frenano le monoposto in uscita di pista. Il punto più caratteristico è sicuramente il rettilineo del Mistral, oggi interrotto da una chicane, seguito dalla velocissima piega di Signes.

Il tracciato

Il rettifilo dei box termina con una violenta staccata per affrontare la prima variante: si passa infatti dai 330 km/h del dritto ai 165 necessari per affrontare la S de la Verriere. Questo è uno dei più probabili punti in cui si potranno vedere dei contatti in gara, trattandosi di un vero e proprio imbuto che chiude verso sinistra.

Dopo un breve rettilineo, si affronta la Virage de l’Hotel, secca destra-sinistra che immette in curva 5, la lentissima destrorsa Virage du Camp. Le successive curve 6 e7 si percorrono con l’acceleratore spalancato e immettono sulla prima zona DRS della pista francese, il celeberrimo rettifilo del Mistral.

Mentre fino al 1991 era completamente dritto fino alla curva di Signes, nel layout attuale il Mistral è spezzato in due tronconi da una chicane; la staccata che la precede sarà sicuramente il punto di sorpasso più chiaro del GP di Francia. La successiva curva 10 (Signes) si affronta in pieno a 320 km/h, mentre la successiva Double Droite du Busset impegna i piloti in un lungo tornante verso destra.

A questo punto si è nel pieno del terzo settore, che riporta verso la zona di partenza. La Virage du Bendor, l’allungo del Garlaban e la sinistrorsa Virage du Lac portano veloci all’ultima curva, la Virage du Pont. Si tratta di un lento rampino verso destra, da percorrere a soli 85 km/h in cui è fondamentale non perdere aderenza in uscita, per sfruttare poi tutta la velocità sul rettilineo di partenza, seconda zona DRS del tracciato.

ANNO DI COSTRUZIONE: 1969

LUNGHEZZA: 5.842 km

CURVE: 15

GIRI: 53

DISTANZA DI GARA: 309.69 km

 Gli orari del GP di Francia in TV e sul web

Venerdì 22 luglio

PL1: 14.00-15.00 diretta Sky Sport F1 HD / Cronaca web su Livegp.it

PL2: 17.00-18.00 diretta Sky Sport F1 HD / Cronaca web su Livegp.it

Sabato 23 luglio

PL3: 13.00-14.00 diretta Sky Sport F1 HD / Cronaca web su Livegp.it

Q: 16.00-17.00 diretta Sky Sport F1 HD e TV8 / Cronaca web su Livegp.it

Domenica 24 luglio

Gran Premio: 15.00-17.00 diretta Sky Sport F1 HD e TV8 / Cronaca web su Twitter @Livegpit

ORARI DIRETTE LIVEGP

Sabato 23 luglio

Diretta qualifiche dalle 15.45

[embed]https://youtu.be/EpzPGAJJnCY[/embed]

Domenica 24 luglio

Diretta gara dalle 14.45

[embed]https://youtu.be/QaDvKKDlCQs[/embed]

Nicola Saglia