Il weekend del Gran Premio del Messico inizia con Carlos Sainz che ha portato la sua Ferrari davanti a tutti nella prima sessione di prove libere. Il madrileno ha preceduto per soli 46 millesimi il team mate Charles Leclerc; dietro di lui le due Red Bull. Da segnalare il debutto, in Alpine, del giovane Jack Doohan, figlio del Mick asso delle due ruote, e al momento secondo in F.2.

Carlos il più veloce, Charles fora nei primi minuti

Il miglior tempo della sessione, fatto segnare da Sainz intorno alla mezz’ora, è stato di 1:20.707. Lo spagnolo, in seguito, ha concentrato il suo lavoro sulla ricerca del passo gara, specialmente con le gomme più dure. Lavoro importantissimo per due fattori. La pista messicana è sempre di difficile interpretazione, visto il layout e il grande carico aerodinamico richiesto, e, inoltre, Leclerc non ha potuto offrire nessun riferimento.

Il monegasco, infatti, ha patito una foratura nelle primissime fasi di prova, dovendo così rientrare ai box per verificare che non ci fossero danni al fondo della vettura. Una volta rientrato, ha fermato il cronometro in 1:20.753, mostrando ancora una volta la bontà della F1-75 sul giro secco.

La top 3 è stata chiusa da Sergio Perez, già osannatissimo dai fans locali, che ha preceduto l’altra Red Bull di Verstappen. L’olandese ha mostrato diverse difficoltà nell’adattamento alla pista, ancora molto sporca, andando anche in testacoda durante la simulazione di giro veloce nel settore più guidato. Quinto Lewis Hamilton a 152 millesimi dal miglior tempo, anche se la sensazione è quella che Sainz e Leclerc non abbiano ancora tirato fuori il meglio dalla vettura.

Tanti problemi ai freni e rookies ko

L’Autodromo Hermanos Rodriguez è famoso per essere molto selettivo sull’impianto frenante, messo a dura prova dalle violente staccate e dal raffreddamento non certo ottimale a 3000 metri d’altezza. Sono stati diversi i piloti che hanno fatto le spese di queste caratteristiche, e a pagare dazio sono stati in particolar modo i deb della sessione.

Pietro Fittipaldi è stato il primo a dover fermare la sua Haas all’altezza della prima variante, facendo uscire la prima bandiera rossa di giornata. In grande difficoltà anche Liam Lawson con l’Alpha Tauri, fermatosi all’altezza del Foro Sol con i freni in fiamme. Alla fine, però, il kiwi è risultato il migliore dei rookie, davanti anche a Sargeant, che aveva già assaggiato la Williams una settimana fa ad Austin.

Debutto su una vettura 2022 anche per Jack Doohan con l’Alpine, 19° e pesantemente attardato sotto la bandiera a scacchi, anch’egli fermato da problemi tecnici. Da segnalare l’ultima sessione di prove con Mercedes per Nyck De Vries, che ha ringraziato il team alla fine dell’ora di prove.

Appuntamento alle 23 per la seconda sessione, che durerà 90 minuti per testare le nuove gomme Pirelli in conformazione 2023.

Nicola Saglia