Era prevedibile che la seconda fila occupata da Fernando Alonso e Lewis Hamilton avrebbe portato spettacolo in pista. Non ci aspettavamo però che avrebbe portato ad un contatto simile, con lo spettacolare volo di Hamilton, costretto ad un prematuro ritiro da un GP del Belgio in cui poteva certamente puntare al podio.

Perez parte male, dietro ne approfittano

Con lo stillicidio di penalità inflitte dalla Direzione Gara per sostituzione di power unit, ecco che Fernando Alonso tira fuori in qualifica il massimo dalla sua Alpine, portandola in seconda fila. Davanti a lui e Hamilton, Sergio Perez si schiera puntando il muso della sua Red Bull verso Sainz, per impensierirlo da subito. Le cose non vanno però secondo le sue previsioni.

Il messicano, infatti, ha uno stacco di frizione pessimo, e viene subito attaccato e scavalcato a La Source da Alonso, Hamilton e perfino Russell riesce ad attaccarlo. A questo punto, Fernando è secondo alle spalle del leader Sainz, che a questo punto è anche riuscito a prendere un buon margine di sicurezza. Dietro di lui, Lewis con la sua Mercedes è lesto a prenderne la scia, e portarsi all’esterno per attaccarlo, dal momento che il pilota di Oviedo ha tenuto l’interno.

Una volta effettuata la staccata a Les Combes, però, i due sono ancora appaiati, ed è in questo momento che avviene il contatto. Hamilton stringe, ma Alonso non può mollare; la sua anteriore destra tocca il lato sinistro della Mercedes, che vola atterrando pesantemente nella via di fuga in asfalto. Il contatto pesante con il terreno provoca la rottura di una conduttura dell’olio, e per Lewis non c’è nulla da fare: dovrà posteggiare la Mercedes a Blanchimont. Alonso invece può continuare, cogliendo una bellissima quinta posizione finale.

Onore a Lewis che ammette l’errore

La reazione di Alonso via radio non si fa attendere, ed è probabilmente dettata dalla foga del momento. “Questo ragazzo sa correre solo quando parte davanti”, il poco carino commento dell’asturiano, dopo una serie di appellativi non propriamente gentili riferiti al rivale. Certo, l’errore di Lewis c’è stato, ma la reazione sicuramente è dettata dalla grinta e dalla situazione tesa del momento. “Sono cose che succedono al primo giro, è stata una situazione sfortunata”, ha infatti dichiarato Fernando a fine gara.

Esemplare invece il comportamento di Hamilton. L’inglese, una volta sceso dalla vettura e presentatosi ai microfoni dei giornalisti, ha ammesso senza giri di parole l’errore, chiedendo scusa. “Era nel mio angolo cieco, non l’ho visto e ho girato. La responsabilità è mia in pieno, e mi scuso con Fernando”. Semplicemente ineccepibile, una reazione da campione che ammette senza problemi i propri errori.

Peccato perché questo contatto ci ha tolto il gusto di una lunga sfida tra due fenomeni; ad Hamilton, oltre a ciò, ha tolto la possibilità di lottare per il podio. L’inglese è stato anche richiamato per non aver effettuato il passaggio al Centro Medico, obbligatorio in caso di alti G rilevati nell’impatto. Nessuna conseguenza fisica comunque per lui, che avrà tanta voglia di riscatto già dalla prossima settimana in Olanda.

Nicola Saglia