LA GARA. Allo spegnimento dei semafori Vettel mantiene la leadership, stringendo però verso l’interno il compagno di squadra Raikkonen superato prontamente da Bottas e poco dopo anche da Verstappen che, approfittando delle coperture ultrasoft, beffa al via anche Hamilton.

Vettel detta l’andatura, seguito da Bottas, Verstappen, Raikkonen, Hamilton e Ricciardo. I primi big a fermarsi sono i due alfieri della Red Bull che effettuano la sosta in contemporanea (giro 17), montando gomme  a mescola media. La tornata successiva è la volta di Hamilton, poi tocca a Bottas (19) seguito da Vettel (20), con quest’ultimo che perde la posizione nei confronti del finlandese della Mercedes rientrando in pista proprio alle sue spalle.

Approfittando del valzer dei pit-stop, Raikkonen balza in testa, con il finlandese che però fa fatica a tenere il passo della concorrenza venendo successivamente sorpassato da Bottas e Vettel e rientrando ai box nel corso della 27esima tornata.

Al 31° giro primo colpo di scena di una gara, fino a quel momento regolare e tranquilla, che vede l’ingresso in pista della Safety Car per permette ai marshall di rimuovere i detriti delle Toro Rosso, venute a contatto alla staccata di curva 14, con Pierre Gasly penalizzato di 10” dalla direzione gara.

Approfittando della neutralizzazione della corsa, la Red Rull richiama i propri piloti per montare gomme soft: una strategia che sposta l’inerzia della corsa. Con la gara (giro 35) che torna nella sua valenza agonistica, beneficiando di gomme, le due RB14 si scatenano regalando un vivo finale di gara. Ricciardo è autore di una prodigiosa rimonta, culminata fino alla leadership colta (giro 44) con una mirabile staccata a curva 4 nei confronti della Mercedes di Bottas. Verstappen invece è vittima, ancora una volta, nella sua esuberanza che lo porta al contatto (giro 43) con la Ferrari di Vettel al tornantino: ad avere la peggio è il tedesco della Rossa che perde diverse posizioni. Una manovra che non sfugge ai commissari di gara che sanzionano Verstappen con una penalità di 10”.

Con Ricciardo bravo a mettere un buon margine tra se e i suoi inseguitori, le attenzioni finali si spostano sul terzetto composto da Bottas, Raikkonen e Verstappen in lotta per la terza posizione. Le rispettive posizioni non subiscono mutamenti fino alla bandiera a scacchi che vede l’australiano della Red Bull esplodere tutta la sua gioia per una vittoria non certo pronosticabile alla vigilia. I due finlandesi terminano a podio, con Verstappen che in classifica, complice la penalità, cede la posizione ad Hamilton.

Completano la zona punti Hulkenberg, Alonso, che nel finale riesce a prevalere su Vettel, Sainz e Magnussen. Unico ritirato Brendon Hartley, con la monoposto dell’australiano molto probabilmente danneggiata a seguito del contatto con la Toro Rosso gemella di Gasly.

Per quel che concerne le classifiche iridate, Sebastian Vettel mantiene la testa del Mondiale piloti ma con soli nove punti di vantaggio su Hamilton (54 a 45) mentre nei costruttori la Ferrari cede il passo alla Mercedes di una lunghezza (85 a 84).

Il prossimo appuntamento è in programma in Azerbaijan, sulla pista cittadina di Baku, domenica 29 aprile.

Piero Ladisa