Smaltita la delusione del doppio ritiro di Baku appena una settimana fa, la Ferrari riparte da Montréal per cercare di dare la caccia alla Red Bull ed al suo alfiere Max Verstappen. Per la Rossa di Maranello sarà una risalita nel vero senso della parola, con Charles Leclerc costretto a scontare 10 posizioni di penalità per aver montato la terza centralina.

DIECI POSIZIONI DI PENALITÀ... PER ORA

La notizia di una penalità per il monegasco sulla griglia di partenza del circuito intitolato a Gilles Villeneuve era praticamente certa. Fino alla fine della seconda sessione di libere, però, la situazione non era molto chiara e soltanto un comunicato della federazione ha fatto luce sulla situazione. Gli elementi sostituiti sulla monoposto numero 16 sono motore, MGU-H, MGU-K ed elettronica di controllo, quest'ultima "colpevole" della penalità inflitta.

Le posizioni che Leclerc dovrà scontare in griglia sono 10, ma non è escluso che gli uomini del Cavallino decidano di smarcare anche altri componenti. Se così fosse, il vincitore dell'ultimo GP d'Australia scatterebbe in fondo alla griglia, costretto sì ad una rimonta, ma su una pista in cui i sorpassi non sono poi così difficili, magari sperando anche in una safety car.

ADESSO TOCCA A SAINZ

Per il momento le prestazioni mostrate in pista da Red Bull e Ferrari sono equiparabili. Verstappen ha staccato un primo tempo nelle FP2 di soli 81 millesimi più veloce di quello ottenuto da Leclerc. Carlos Sainz ha dimostrato comunque una buona velocità piazzandosi in terza posizione a 2 decimi dal campione del mondo in carica.

Con Leclerc penalizzato, adesso tocca allo spagnolo cercare di dare fastidio al team anglo-austriaco. Il madrileno è ancora a caccia della sua prima pole position in carriera, nonché della sua prima vittoria in F1. Nel corso delle FP2, inoltre, il suo passo gara è stato molto competitivo, anche se Verstappen sembra essere leggermente più avanti. Ottenere la pole oggi sarebbe però già un primo passo molto importante. Ma i punti si fanno la domenica... e purtroppo la Ferrari lo sa molto bene.

Carlo Luciani