George Russell trionfa nel GP Brasile conquistando la sua prima vittoria in Formula 1. Per la Mercedes la festa è completata da Lewis Hamilton, 2°, che precede il duo Ferrari formato da Carlos Sainz e Charles Leclerc. Solo 6° il Campione del Mondo Max Verstappen, coinvolto nelle fasi iniziali della gara in un contatto con il rivale anglo-caraibico. Ma vediamo i voti ai protagonisti del GP Brasile, ventunesima prova del Mondiale di Formula 1 2022.

George Russell 10. Conquista Sprint Race, Gara e giro veloce in un weekend magico per lui battagliando, senza alcun timore reverenziale, al sabato con Verstappen e senza accusare la benchè minima pressione di Hamilton la domenica. Prima vittoria in carriera per un pilota che, da diversi anni, aveva fatto vedere il suo enorme potenziale.

Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Lewis Hamilton 9,5. Le sue chances di vittoria si infrangono contro la Red Bull di Verstappen, con cui viene a contatto al via, e con una strategia differenziata rispetto al compagno di squadra che, però, non è mai in gardo di attaccare nel finale di gara.

Carlos Sainz 9. Fin dal sabato sembra piuttosto in palla anche se su di lui pende la spada di Damocle delle cinque posizioni di penalità da scontare in griglia. Conquista un meritatissimo podio dimostrando costanza e velocità, anche se non sembra mai essere in grado di poter lottare con le due Mercedes.

Charles Leclerc 8. Il suo weeekend inizia in maniera tragica quando un errore grossolano del team lo costringe a partire dalla P10 nella Sprint Race. Recuperate diverse posizioni al sabato, la domenica si presenta fin dalle prime battute piuttosto battagliero sopratutto con Norris che, senza troppi complimenti, lo spedisce contro le barriere. Rientrato in pista e dopo la sosta ai box, con pazienza e grazie ad un (finalmente) indovinata strategia termina la sua gara in P4. Mezzo voto in meno per la richiesta, piuttosto irrispettosa nei confronti di Sainz, fatta al muretto box per prendersi la P3 occupata dallo spagnolo.

Fernando Alonso 9. Come il buon vino invecchiando migliora. Partendo 17° nessuno si sarebbe mai aspettato che potessi chiudere in top 5 e davanti a due Red Bull, e invece il buon Nando ha stupito nuovamente tutti sfoderando una prestazione maiuscola da Campione affermato qual è.

Max Verstappen 5. Weekend non all'altezza per l'olandese che nelle battute iniziali di gara viene a contatto (colpevolmente) con Hamilton condannandosi ad una gara difficile. Poi nel finale non cede la posizione (per lui ormai ininfluente) al compagno di squadra mettendo a nudo una finta armonia all'interno del box Red Bull.

Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Sergio Perez 6. Per 3/4 di gara è lì in lotta perlomeno per il terzo gradino del podio, poi nel finale è l'unico di testa con le gomme gialle e non può far altro che accodarsi anche se, senza peli sulla lingua, recrimina per la posizione presagli da Verstappen che lo priva di punti fondamentali nella lotta con Leclerc per la seconda posizione iridata.

Esteban Ocon 7. Al sabato fa scintille con Alonso, la domenica deve partire dalla P16 e recupera benissimo fino ad arrivare in P8, mettendo in cassaforte (grazie anche al 5° posto dell'asturiano) il 4° posto nella classifica Costruttori.

Valtteri Bottas 7. Anche per il finlandese il GP Brasile è una delle migliori gare dell'anno. Termina "solo" 9°, ma in alcuni tratti di gara è salito addirittura in P5 prima che anche lui finisse vittima della Safety Car finale.

Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Lance Stroll 6,5. A differenza del compagno di squadra (buttato sull'erba sabato senza troppi complimenti) beneficia della Safety Car finale che gli permette di artigliare la 10a posizione finale.

Sebastian Vettel 7,5. Gara sontuosa del tedesco che da quando ha annunciato il ritiro dalla Formula 1 sembra aver trovato nuove energie. La strategia finale gli scombussola i piani ed è un peccato perchè aveva dimostrato di poter tranquillamente portare a casa una meritata zona punti.

Guanyu Zhou 6. Prima parte di gara totalmente da dimenticare per il cinese che, però, nel finale a suon di sorpassi recupera diverse posizioni potendo pure recriminare per non aver centrato la zona punti.

Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Mick Schumacher 6. Con quasi due piedi fuori dall'abitacolo della Haas, il tedesco prova ad Interlagos a salvare l'onore e quasi quasi ci riesce partendo bene dalla P12, ma recriminando per la Safety Car nel finale che lo spedisce in P13.

Pierre Gasly 5,5. Di lui ci si ricorda per l'ennesima penalità che si becca per eccessiva velocità in pitlane. Per il resto può solo recriminare per una strategia che invece di avvantaggiarlo lo ha penalizzato nonostante l'ottimo inizio di gara.

Alexander Albon 5. La Williams di Interlagos non ha il passo e il ritmo per permettere al pur bravo anglo-thailandese di sfoderare le prestazioni a cui ci ha abituato.

Nicholas Latifi 5. Per una volta non termina in ultima posizione ma la sua gara è tutt'altro che da ricordare.

Yuki Tsunoda 4,5. Weekend totalmente da dimenticare per il giapponese che non ha nè la vettura e nemmeno il passo per poter competere per la zona punti.

Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Daniel Ricciardo 4. La sua gara termina dopo poche curve quando sperona la Haas di Magnussen venendo poi colpito dalla vettura del danese. Risultato? GP Brasile terminato per entrambi.

Lando Norris 4. Domenica da dimenticare per l'inglese della McLaren che al via passa Leclerc salvo spedirlo contro le barriere con una manovra sanzionata dalla Direzione Gara con cinque secondi di time penalty. Poi null'altro fino al ritiro a pochi giri dal termine che mette il timbro alla giornata no del team di Woking.

Kevin Magnussen 7,5. L'eroe del venerdì del GP Brasile dove si garantisce il diritto di partire davanti a tutti nella Sprint Race, poi chiusa in P8. In gara dura solamente lo spazio di un giro quando viene mandato in testacoda da Ricciardo terminando la sua corsa proprio contro la McLaren dell'australiano.

Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Vincenzo Buonpane