Renault torna alla carica a Spa. Con il 4° posto e il giro veloce di Daniel Ricciardo uniti alla quinta posizione di Esteban Ocon, il costruttore francese risorge eguagliando il risultato ottenuto poco meno di un anno fa a Monza. Si può parlare di rinascita in quel di Enstone?

Mentre il team principal Cyril Abiteboul è impegnato nella battaglia legale ed etico-morale contro la Racing Point, le due Renault iniziano a dare spettacolo nelle piste amiche. Spa è una di queste, dato che la RS20 si è confermata terza forza sia in qualifica che in gara.

Daniel Ricciardo stesso, autore del suo secondo quarto posto in quattro eventi, nel post-gara ha sottolineato come il gap dalla Red Bull di Max Verstappen fosse minimo, data anche la possibilità di attaccarlo a inizio gara. Entrambe le Renault hanno inoltre dimostrato un passo costante e competitivo (specie sulle gomme Hard) nel corso di tutti i 44 giri, facendo la differenza sul finale con i giri di qualifica completati da Ricciardo e il sorpasso di Ocon ai danni di Albon per la quinta posizione.

Renault lascia quindi Spa con un lauto bottino pari a 23 punti, mai così tanti dal suo ritorno come costruttore nel 2016. Al GP d’Italia del 2019, infatti, i punti totalizzati da Ricciardo e Hulkenberg furono 22, avendo chiuso alle spalle di Leclerc e delle due Mercedes.

Un anno dopo, gli equilibri in campo sono cambiati con una Mercedes inarrivabile seguita da Max Verstappen e un midfield che racchiude almeno 6 team a seconda della pista. Renault, con il solido risultato conseguito a Spa, vola a 59 punti e può così mettere nel mirino il 5° posto nei Costruttori attualmente occupato dalla Ferrari a quota 61 punti.

Ricciardo vola in ottava posizione nel campionato piloti, raggiungendo Perez a 33 punti, mentre Ocon chiude la Top-10 con 26.

Crescono quindi le ambizioni di Enstone, con un Daniel Ricciardo motivato dal progetto McLaren e dalla possibilità a sfruttare il potenziale della vettura fino all’ultima gara in cui indosserà i colori Renault. Il team vede possibile il 3° posto tra i Costruttori, contando sul conflitto con Racing Point, sulle nette difficoltà della Ferrari e sulla lotta con una McLaren non sempre affidabile.

La prova di forza di Spa si rivela quindi emblematica per una Renault che predilige le piste di motore e guarda fiduciosa al futuro.

Beatrice Zamuner