Il GP di apertura della stagione 2023, in Bahrain, ha fornito una prima fotografia delle forze in campo: Red Bull comanda e tra gli inseguitori la situazione risulta in divenire, con la solita distinzione tra il campionato di F1 e il cosiddetto mondiale F1.5.

Mercedes: basta zero sidepod?

Dietro Red Bull, Ferrari ed Aston Martin troviamo Mercedes. La scuderia di Brackley ha faticato parecchio durante il fine settimana, con la monoposto sicuramente non sullo stesso piano della Red Bull come prestazione sul giro e passo gara. Hamilton prima della gara aveva dichiarato che per correre al livello della Red Bull avrebbe dovuto, in buona sostanza, impostare un passo da qualifica. Probabilmente la nuova monoposto ha corretto i problemi del modello precedente, tuttavia risulta più lenta rispetto ai primi. Wolff ha parlato di prestazione dell'Aston Martin come una sveglia per Brackley e ha detto, più o meno esplicitamente, che in Mercedes evolveranno la vettura in una direzione differente dal concetto del zero sidepod.

Williams in top-10

Buone notizie in casa Williams, accreditata dopo i test del cucchiaio di legno. Albon porta a casa la decima posizione e Sargeant chiude dodicesimo. Sul primo non abbiamo dubbi sulle capacità del portare a casa il risultato, mentre il secondo, che giocoforza ricopre il ruolo che fu di Latifi, ha fatto una buona figura nella prima gara in F1, su un tracciato particolare come quello del Bahrain. La monoposto sembra funzionare molto meglio sul passo gara piuttosto che sul giro singolo e il risultato finale da una certa misura di questa sensazione. A punti anche Alpine ed Alfa Romeo Sauber, consistenti nel ritmo da centro gruppo.

Dietro la lavagna

Dietro la lavagna finiscono McLaren, AlphaTauri e Haas. La prima paga molto i problemi evidenziati durante i test pre-stagionali e la poca esperienza di Piastri non aiuta. Forse avrebbe fatto comodo avere ancora Ricciardo. Haas fa il passo del gambero tra qualifica e gara, rispecchiando al contrario il comportamento della Williams. Situazione da tenere sotto controllo anche in casa AlphaTauri: Tsunoda ha quasi artigliato il decimo posto nelle battute finali, tuttavia la vettura e la scuderia non sembrano avere il passo per occupare i primi dieci posti della classifica.

Dobbiamo fare attenzione a cosa succede dalle parti di Faenza: Tost ha smentito le voci di "vendita" della scuderia e così ha fatto Horner durante il fine settimana. Tutto questo giro di smentite racconta che, per il momento, AlphaTauri rimane lì dove sta, ma implicitamente da forma e corpo alle speculazioni sul futuro a breve-medio termine di quello che una volta agiva da junior-team per la Red Bull.

Luca Colombo