Secondo circuito cittadino consecutivo per la Formula 1, che dopo Monaco fa tappa a Baku per il Gran Premio dell’Azerbaijan. La pista si snoda tra i moderni viali alberati e le strettoie della città vecchia sotto le mura del castello, ed è entrata a far parte del calendario iridato nel 2016, con la dicitura di GP d’Europa.

Dall’anno successivo, invece, ha preso la sua denominazione attuale. Il tracciato di Baku è uno dei più impegnativi di tutto il Mondiale, oltre ad essere il secondo per lunghezza dopo Spa. La caratteristica principale è l’alternanza di tratti molto veloci con vere e proprie strettoie che costringono i piloti a ridurre di molto la velocità e a privilegiare la precisione di guida per non andare a sbattere. L’anno scorso, in una gara rocambolesca, a imporsi fu Sergio Perez, al primo centro in Azerbaijan con la Red Bull.

Il tracciato

Il layout della pista azera è veramente particolare; da segnalare è la lunga sequenza di curve velocissime che portano al rettifilo dei box, e insieme al quale formano un complesso di più di due chilometri da percorrere in pieno con DRS aperto in qualifica.

La prima staccata arriva al termine dei due chilometri a gas spalancato, e presenta un’ottima opportunità di sorpasso; si passa infatti da 345 km/h ai 130 necessari per affrontare curva 1, una curva a sinistra di 90°. Poche centinaia di metri dopo, anche curva 2 si presenta allo stesso modo e immette su un lungo rettilineo che rappresenta la prima zona DRS. Al termine, il copione si ripete per affrontare curva 3, altra ottima possibilità di sorpasso. In seguito, curva quattro è la prima a destra della pista, e immette nel tratto più guidato.

Le curve 5 e 6 sono una veloce “esse” da terza marcia, che porta verso la città vecchia di Baku. Da curva 7 fino alla 12, la sede stradale è molto ristretta, e le velocità si riducono sensibilmente. Da segnalare i muretti, che non perdonano il minimo errore, specialmente nella sezione del castello, scenograficamente un delle più belle dell’intera stagione. Qui nel 2019 andò a sbattere Leclerc in qualifica.

Le curve 13 e 14 segnano il ritorno a velocità superiori ai 300 km/h, prima della violenta staccata in discesa di curva 15. L’ultima frenata della pista porta alla secca sinistrorsa della 16; è importante uscirne bene per sfruttare al massimo la trazione, in vista del tratto di due chilometri con il motore a pieno regime e con il Drag Reduction System aperto sul rettifilo dei box. Prima di questo però, è necessario affrontare al meglio in pieno le curve dalla 17 alla 20, con i muretti che sfrecciano velocissimi accanto ai piloti.

Senza dubbio, quello che ospiterà il GP dell’Azerbaijan è uno dei cittadini più particolari e interessanti della storia recente della F.1. Sarà necessario trovare il giusto equilibrio tra velocità di punta e carico da sfruttare nella sezione più lenta.

ANNO DI COSTRUZIONE: 2015

LUNGHEZZA: 6.003 km

CURVE: 20

GIRI: 51

DISTANZA DI GARA: 306.049 km

GLI ORARI DEL GP DELL’AZERBAIJAN IN TV E SUL WEB

Venerdì 10 giugno

PL1: 13.00-14.00 diretta Sky Sport F1 HD / Cronaca web Livegp.it

PL2: 16.00-17.00 diretta Sky Sport F1 HD / Cronaca web su Livegp.it

Sabato 11 giugno

PL3: 13.00-14.00 diretta Sky Sport F1 HD / Cronaca web su Livegp.it

Q: 16.00-17.00 diretta Sky Sport F1 HD/ Differita TV8 ore 18.30/ Cronaca web su Livegp.it

Domenica 12 giugno

Gran Premio: 13.00-15.00 diretta Sky Sport F1 HD/ Differita TV8 ore 18.30/ Cronaca web su Twitter @Livegpit

ORARI DIRETTE LIVE GP

Sabato 11 giugno

Diretta qualifiche dalle 15.45

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Domenica 12 giugno

Diretta gara dalle 12.45

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Nicola Saglia