Dopo l’assenza forzata dello scorso anno, torna in calendario il tracciato cittadino di Baku, che ospiterà nel weekend la quarta edizione del Gran Premio dell’Azerbaijan. La pista si snoda tra i moderni viali alberati e le strettoie della città vecchia sotto le mura del castello, ed è entrata a far parte del calendario iridato nel 2016, con la dicitura di GP d’Europa.

Dall’anno successivo, invece, ha preso la sua denominazione attuale. Il tracciato di Baku, che ospiterà il sesto capitolo del duello Hamilton-Verstappen, è uno dei più impegnativi di tutto il Mondiale. La caratteristica principale è l’alternanza di tratti molto veloci con vere e proprie strettoie che costringono i piloti a ridurre di molto la velocità.

Il layout della pista azera è veramente particolare; da segnalare è la lunga sequenza di curve velocissime che portano al rettifilo dei box, e insieme al quale formano un complesso di più di due chilometri da percorrere in pieno con DRS aperto in qualifica.

                                       

La prima staccata arriva al termine dei due chilometri a gas spalancato, e presenta un’ottima opportunità di sorpasso; si passa infatti da 345 km/h ai 130 necessari per affrontare curva 1, una curva a sinistra di 90°. Poche centinaia di metri dopo, anche curva 2 si presenta allo stesso modo e immette su un lungo rettilineo che rappresenta la prima zona DRS. Al termine, il copione si ripete per affrontare curva 3, altra ottima possibilità di sorpasso. In seguito, curva quattro è la prima a destra della pista, e immette nel tratto più guidato.

Le curve 5 e 6 sono una veloce “esse” da terza marcia, che porta verso la città vecchia di Baku. Da curva 7 fino alla 12, la sede stradale è molto ristretta, e le velocità si riducono sensibilmente. Da segnalare i muretti, che non perdonano il minimo errore, specialmente nella sezione del castello, scenograficamente un delle più belle dell'intera stagione. Qui nel 2019 andò a sbattere Leclerc in qualifica.

Le curve 13 e 14 segnano il ritorno a velocità superiori ai 300 km/h, prima della violenta staccata in discesa di curva 15. L’ultima frenata della pista porta alla secca sinistrorsa della 16; è importante uscirne bene per sfruttare al massimo la trazione, in vista del tratto di due chilometri con il motore a pieno regime e con il Drag Reduction System aperto sul rettifilo dei box. Prima di questo però, è necessario affrontare al meglio in pieno le curve dalla 17 alla 20, con i muretti che sfrecciano velocissimi accanto ai piloti.

Senza dubbio, quello che ospiterà il GP dell’Azerbaijan è uno dei cittadini più particolari e interessanti della storia recente della F.1. Sarà necessario trovare il giusto equilibrio tra velocità di punta e carico da sfruttare nella sezione più lenta.

ANNO DI COSTRUZIONE: 2014

LUNGHEZZA: 6.003 km

CURVE: 20

GIRI: 51

DISTANZA DI GARA: 306.049 km

Gli orari del GP dell’Azerbaijan in TV e sul web

Venerdì 4 giugno

PL1: 10.30-11.30 diretta Sky Sport F1 HD / Cronaca web su Twitter @Livegpit

PL2: 14.00-15.00 diretta Sky Sport F1 HD / Cronaca web su Twitter @Livegpit

Sabato 5 giugno

PL3: 11.00-12.00 diretta Sky Sport F1 HD / Cronaca web su Twitter @Livegpit

Q: 14.00-15.00 diretta Sly Sport F1 HD/ Differita TV8 ore 18.00/ Cronaca web su Twitter @Livegpit

Domenica 6 giugno

Gran Premio: 14.00-16.00 diretta Sky Sport F1 HD/ Differita TV8 ore 18.00/ Cronaca web su Twitter @Livegpit

Dirette Live GP

Sabato 5 giugno - Diretta qualifiche dalle 13:45

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Domenica 6 giugno- Diretta gara dalle 13:45

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Nicola Saglia