Cala il sipario sul venerdì austriaco, una giornata uggiosa in cui le prove libere hanno fatto da banco di prova per la nuova mescola Pirelli. Ancora una volta abbiamo avuto prova della superiorità di Red Bull e Mercedes, ma tutto è ancora in gioco.

TUTTA QUESTIONE DI TRACK LIMITS

Grandi protagonisti di entrambe le sessioni sono stati i track limits. La direzione gara ha cancellato molti tempi proprio per il superamento dei limiti del tracciato, e a pagarne le conseguenze sono stati anche gli insospettabili.

Piloti di grande esperienza come Hamilton, Alonso, Vettel ma anche il pretendente al titolo Verstappen e il duo della Rossa sono caduti nel tranello della linea bianca oltre il cordolo, vedendo tempi cancellati giro dopo giro.

I sensori in curva 10 non ne hanno per nessuno, ed ecco che basta andare sul verde con tutte e quattro le ruote per vedersi i tempi invalidati. Occhio anche alle escursioni fuori pista, dove non arrivano i sensori ci pensano erba e ghiaia a infastidire i piloti.

VERSTAPPEN CONVINCE DAVANTI ALLE ROSSE

La prima sessione di prove libere ha visto Max Verstappen chiudere con il miglior tempo davanti alle due Ferrari, con Leclerc davanti a Sainz. Il suo diretto rivale per la corsa al titolo, Hamilton, soltanto settimo.

Sappiamo bene che le FP1 sono indicative fino a un certo punto dell'andamento generale del weekend, che i risultati spesso cambiano totalmente nelle successive sessioni rispetto al venerdì mattina e che bisogna prendere con le pinze i dati ricevuti. La certezza che abbiamo però è che Verstappen si conferma uno dei piloti da battere.

Durante buona parte della sessione, a cui hanno preso parte anche tre rookies (Zhou, Ilott e Nissany, rispettivamente con Alpine, Alfa Romeo e Williams), tutti i piloti hanno provato la mescola sperimentale.

I prototipi di gomme, portati da Pirelli, hanno una nuova carcassa che sulla carta dovrebbe resistere maggiormente a sollecitazioni. L'obiettivo è quello di evitare esplosioni e aumentare la sicurezza dei piloti.

IL RITORNO DELLE MERCEDES

Le frecce d'argento, colorate di nero da due anni a questa parte, hanno dominato le FP2. Hamilton e Bottas firmano l'1-2 davanti a Verstappen negli hot laps, le Rosse di Maranello invece sono crollate rispetto a stamattina, con Sainz tredicesimo e Leclerc sedicesimo.

Tanto lavoro sulle mescole sperimentali, anche in questa sessione, che sul finale ha visto l'arrivo della pioggia, troppo leggera per montare le intermedie, ma comunque fastidiosa per i piloti in pista.

ASPETTATIVE PER IL WEEKEND

Stando all'esito del venerdì, ci aspettiamo un altro duello Mercedes-Red Bull. Chi avrà la meglio? Lo scopriremo solo vivendo. Possiamo dire intanto che, viste le premesse, la danza della pioggia potrebbe rivelarsi utile per non vedere una gara fotocopia del GP di Stiria della scorsa settimana.

Per le Ferrari c'è ancora da lavorare, visto il potenziale di McLaren e Aston Martin in queste prove libere, ma i piloti non mancano e con una buona strategia al muretto potrebbero lottare per le posizioni di centro gruppo.

Una buona strategia servirebbe anche ad Antonio Giovinazzi, il pilota italiano della Alfa Romeo, che può tranquillamente puntare alla top 10 ma non sempre è baciato dalla dea bendata. Il giovane di Martina Franca è cresciuto molto negli ultimi tempi, e ha dimostrato di saper tenere testa al veterano Kimi Raikkonen, suo compagno di squadra.

Beppe Dammacco

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