In Australia il mondiale di Formula 1 non è ancora iniziato, ma già è iniziata la guerra all’illegalità: a finire nel mirino è stata la Mercedes. A lanciare il sasso, ancora una volta, la Red Bull, che ha richiesto un chiarimento alla FIA. Ma non si tratta del tanto vociferato DAS, bensì delle prese dei freni posteriori che sono più grandi del previsto. Tali dispositivi, oltre a raffreddare l’impianto frenante, rivestono un ruolo importante a livello aerodinamico.

IL FATTO

La notizia è trapelata da Auto Motor und Sport, secondo cui la FIA avrebbe dichiarato illegale l’interpretazione della Mercedes. Nello specifico a essere violato è l’articolo 11.5 del regolamento tecnico, il quale definisce le dimensioni delle prese d’aria dei freni. Il regolamento prevede che verticalmente i dispostivi non possono eccedere di 160 mm, sia sopra che sotto, la mezzeria dello pneumatico posteriore (vale a dire l’asse del mozzo).

I tecnici Mercedes avrebbero disatteso la regolamentazione con la presa che eccede, della misura data, nella parte superiore e che va ad unirsi al Bracket del braccio superiore della sospensione (foto @AMuS). Tale soluzione, oltre ad assolvere una funzione strutturale, serve come dispositivo aerodinamico. Il tutto per mantenere nella giusta finestra di esercizio gli pneumatici posteriori e allontanare le scie nocive dal diffusore. A lasciare di stucco è che tale chiarimento era stato già chiesto nella passata stagione dalla Scuderia Ferrari ma, nel 2019, tale soluzione montata sulla W10 era stata ritenuta legale. Non è che la Red Bull goda di maggior peso politico, ma semplicemente il regolamento ha subito una piccola modifica nel corso dell’inverno. La Mercedes si è fatta cogliere impreparata e per questo dovrà provvedere a modificare tale soluzione prima dell’inizio del weekend di gara.

LA SOLUZIONE

La FIA avrebbe riconosciuto la funzione strutturale della soluzione tecnica ma, al contempo, questa permette un indubbio vantaggio aerodinamico. Per questo è stato chiesto ai tecnici della stella di aprire uno sfogo nel terzo setto della presa aerodinamica (quello incriminato) rendendolo passante, oppure semplicemente tappando il suddetto elemento.

L’impatto potrebbe essere notevole soprattutto in termini di gestione degli pneumatici in gara, visto che l’aumento delle velocità potrebbero incidere in maniera non indifferente sul loro consumo. È difficile quantificare quanto sia il vantaggio scaturito da tale soluzione, ma a essere colpite potrebbero essere anche gli altri motorizzati Mercedes, in primis la Racing Point.

Il campionato non è ancora iniziato ma fra DAS, la questione Power Unit Ferrari (con annessa formazione di due fazioni fra i team) e ora la presa dei freni, si preannuncia una stagione infuocata!

Michele Montesano