Charles Leclerc vince il Gp Australia, conquistando la seconda vittoria su tre gare disputate, davanti Sergio Perez e George Russell e dominando la gara dall'inizio alla fine. La trionfale giornata della Ferrari è, però, rovinata dal ritiro di Carlos Sainz, fuori nelle battute iniziali della corsa, e non si sorride nemmeno in casa Red Bull dove si registra un altro ritiro per Max Verstappen. Ma vediamo i voti ai protagonisti del GP d'Australia, terza prova del Mondiale di Formula 1 2022.

Charles Leclerc 10. Il Re del GP Australia! Pole position, giro veloce e vittoria conquistati in un weekend dove sia lui che la SF75 sono stati di un altro pianeta. Vola in testa al Mondiale e la sensazione che si ha lasciando Melbourne è che sarà davvero difficilissimo batterlo.

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Sergio Perez 8,5. Stesso discorso fatto per Russell. Eredità il secondo posto grazie al ritiro della vettura gemella, ma lo ottiene superando prima Hamilton, che lo aveva sorpreso al via, e poi passando nuovamente l'inglese, Russell e Alonso a cui aveva dovuto cedere il passo in occasione della Safety Car.

George Russell 9. Zitto zitto si porta in seconda posizione nel Mondiale. Certo, grazie ai ritiri di Sainz e Verstappen, però intanto lui dimostra di esserci conquistando il podio e ottenendolo disputando la solita gara diligente e attenta.

Lewis Hamilton 8. Gli unici momenti esaltanti della sua gara sono i duelli con Perez e con Alonso. Poi porta piuttosto agevolmente la sua Mercedes in P4, lamentandosi un pò della strategia studiata per lui dal muretto. Ma quel Russell lì davanti non gli fa sicuramente piacere!

Lando Norris 7. Meglio al sabato dove mette la sua McLaren in 4a piazza. La domenica deve fare di necessità virtù lasciando il passo alle due Mercedes, ma comunque dimostrando piccoli passi in avanti.

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Daniel Ricciardo 6,5. Non gli si poteva chiedere tanto di più. Porta la sua McLaren immediatamente dietro quella del compagno di squadra, decidendo, anche su ordine del team, di non attaccarlo.

Esteban Ocon 6,5. Anche a Melbourne fa della continuità la sua arma migliore. Parte ottavo, ritrovandosi poi 17° in regime di Safety Car e dopo aver effettuato la sosta. Non si perde d'animo e di buona lena incomincia a recuperare posizioni risalendo fino alla 7a finale.

Valtteri Bottas 6,5. Al sabato termina la sua striscia di qualificazioni nella top 10. In gara si dimostra consistente portando a casa un ottimo 8° posto.

Pierre Gasly 6,5. In un weekend dove l'Alpha Tauri non sembra essere così in palla, ha il merito, con la solita gara attenta e senza errori, di portare a casa punti importanti.

Alexander Albon 8. L'eroe assoluto del GP Australia. Parte ultimo per la penalità rimediata a Jeddah e per un'altra al termine delle qualifiche quando la sua vettura viene trovata sottopeso. Decide di compiere ben 57 giri su una mescola sola, dovendosi fermare nel corso dell'ultimo giro (una regola alquanto discutibile) mentre era al 7° posto. Arriva meritatamente 10° regalandosi e regalando punti importanti alla Williams.

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Guanyu Zhou 6. Non commette errori su una pista dove è al debutto. Con un pizzico di fortuna in più sarebbe potuto entrare tranquillamente in zona punti.

Lance Stroll 5,5. Al sabato mette a muro inspiegabilmente Latifi, beccandosi tre posizioni di penalità in griglia. In gara non può fare miracoli e infatti rimane ai margini della zona punti, nonostante tenti una strategia alternativa che, però, non paga.

Mick Schumacher 5,5. Il suo weekend sa di occasione persa. Dopo una discreta qualifica, in gara i diversi errori commessi fanno sfumare i suoi primi punti iridati. Peccato!

Kevin Magnussen 5. Dopo averle suonate al compagno di squadra, gli rimane dietro per tutto il weekend anche se c'è da dire che la Safety Car gli rovina la strategia che gli avrebbe permesso una lotta per la zona punti.

Yuki Tsunoda 5. GP Australia impalpabile per il giapponese che rimane stabilmente nelle zone di fondo gruppo senza mai avere la possibilità di lottare per i punti. Netto passo indietro per lui!

Nicholas Latifi 4,5. Termina il GP e non mette la macchina contro il muro, e questa sarebbe già di per sè una notizia. Ma pur cambiando i compagni di squadra, per il canadese il risultato è sempre lo stesso.

Fernando Alonso 6. Distribuisce lezioni sulla gestione gomma, al pari di Albon, prima che la sua Alpine decida per l'ennesima volta di toglierlo dalla contesa. Ma fino a quel momento l'asturiano veleggiava tranquillamente in zona punti.

Max Verstappen 8. Si ritira quando era saldamente in seconda posizione. Ma all'olandese non gli si può rimproverare nulla con una Red Bull che pare essere inferiore alla Ferrari in quel di Melbourne. Prova ad insidiare Leclerc, grazie anche all'errore di quest'ultimo, in occasione della ripartenza ma senza successo. Poi la sua Red Bull lo appieda e ora i punti mancanti incominciano ad essere davvero pesanti.

Sebastian Vettel 4. Va bene che era al debutto stagionale, ma da un quattro volte Campione del Mondo non si possono tollerare certi errori. A muro il sabato e a muro pure la domenica, un weekend semplicemente da dimenticare.

Carlos Sainz 4. Il suo GP Australia finisce con la bandiera rossa nella parte finale di Q3 che, di fatto, gli impedisce di conquistare almeno una terza posizione ampiamente alla portata. Dovendo scattare da metà schieramento e con gomme dure, perde diverse posizioni allo start, andando poi in testacoda nella foga di recuperare. E con il compagno di squadra in testa al Mondiale, il suo morale potrebbe già essere seriamente compromesso...

Vincenzo Buonpane

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